Il signor Franz, esperto burattinaio, non gradisce le attenzioni che Sally, sua nuova segretaria, della quale è invaghito, rivolge al giovane Bob Westley. Quando i due ragazzi si decidono al matrimonio, nella mente di Franz scatta la follia. E da quel momento, gli spettacoli del burattinaio appaiono molto più realistici: il fatto è che i suoi burattini sono davvero persone in carne ed ossa ridotte a dimensioni di bambole grazie ad un procedimento di miniaturizzazione che egli ha inventato. Le sue vittime tentano di sfuggire al loro padrone, ma devono combattere contro gli imprevedibili pericoli che si annidano tra le tranquille mura domestiche.

L'espediente del "rimpicciolimento" è stato più volte portato sullo schermo fornendo spunto a film del terrore (nella Moglie di Frankenstein c'era un dottor Pretorius che conservava in campane di vetro esseri umani di formato tascabile) e fantastici (basti pensare a La bambola del diavolo, Dottor Cyclops o a Radiazioni BX: distruzione uomo, sulla scia del quale questo film fu certamente realizzato), spesso con ottimi risultati.
Questa pellicola di Bert I. Gordon non intende competere con gli illustri esempi citati volendo essere un'opera di pura evasione diretta al pubblico giovanile. Nella filmografia di un fantasioso artigiano del cinema come Gordon non poteva mancare un'escursione nel filone opposto a quello dell'ingigantimento che comunque rimane quello a lui più congeniale.

In un eccesso di divertita baldanza, Gordon fa esordire nel film la figlia Susan e cita se stesso nella scena in cui i due innamorati vanno al cinema in cui si proietta I giganti invadono la Terra.