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THE
MONSTER THAT CHALLENGED THE WORLD |
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Titolo
italiano: IL
MOSTRO CHE SFIDÒ IL MONDO |
Produzione:
1957
- USA, Gramercy Productions/United Artists, b/n, 83 min. |
Regia:
Arnold
Laven |
Sceneggiatura:
Patricia
Fielder da un soggetto di David Duncan |
Effetti
speciali: Augie
Lohman |
Musica:
Heinz
Roemheld |
Interpreti:
Tim
Holt,
Audrey Dalton, Hans Conried, Barbara Darrow, Max Showalter, Harlan Warde,
Gordon Jones, Mimi Gibson, Marjorie Stapp, Jody McCrea, Eileen Harley |
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Un
violento maremoto porta la furia degli elementi fino al Salton Sea, un
tranquillo lago prossimo alla costa nella California meridionale, sulle
sponde del quale è situata una base navale americana. Dai fondali
sconvolti emergono e si schiudono le uova di un animale preistorico dalle
sembianze simili ad un gigantesco verme. Un paracadutista della base,
l'equipaggio di una motolancia e due incauti bagnanti scompaiono inspiegabilmente
nelle acque del lago e poco dopo le sparizioni si rinvengono i loro cadaveri
coperti da misteriosi ammassi bavosi. Responsabili della morte delle persone
sono i mostri: essi si nutrono dei tessuti umani trasformando i cadaveri
in indefinibili involucri gelatinosi. Poiché il famigerato lago
è collegato alle chiuse che accedono alla città attraverso
canali sotterranei, è necessario localizzare al più presto
il luogo in cui si annidano le creature. Dopo molte ricerche, si arriva
ad individuare e a distruggere il nascondiglio. Il pericolo sembra scongiurato,
ma da un uovo, precedentemente prelevato e portato in un laboratorio,
emerge l'ultimo mostro, e l'edificio si trasforma in un campo di battaglia.
Twillinger (Tim Holt), il coraggioso comandante della base militare, evita
il peggio: tra estintori, vapori infuocati e raffiche di mitragliatori,
l'essere viene definitivamente annientato. |
La
storia sembra adatta alle corde di Jack
Arnold
(Destinazione
Terra).
A portarla sulla schermo ci pensò, invece, un regista di film western,
Arnold Laven. Il risultato, benché non entusiasmante, è
accettabile.
Come di consueto, tra una apparizione del mostro e l'altra, gli sceneggiatori
trovano il tempo per imbastire una storia d'amore tra i due protagonisti:
lui, l'impavido ufficiale, lei (Audrey Dalton), la giovane vedova che
vive nel laboratorio insieme alla figlioletta.
Abbastanza originale è la figura del mostro, sorta di colossale
lumaca, realizzata da Lohman con modelli di
varia grandezza, alcuni dei quali animati meccanicamente. |
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