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Titolo italiano: IL MOSTRO DEI MARI | |||
Produzione: 1955 - USA, Columbia, b/n, 80 min. | |||
Regia: Robert Gordon | |||
Produttore: Charles H. Schneer | |||
Sceneggiatura: George Worthing Yates e Hal Smith | |||
Effetti speciali: Ray Harryhausen e Jack Erickson | |||
Musica: Mischa Bakaleinikoff | |||
Interpreti: Kenneth Tobey, Faith Domergue, Donald Curtis, Harry Lauter, Ian Keith, Dean Maddox Jr., Chuck Griffiths, Harry Lauter, Richard W. Peterson, Del Courtney | |||
Il
sottomarino atomico del comandante Mathews si imbatte in un misteriosa
gigantesca presenza che si muove nelle acque del Pacifico, in prossimità
della costa californiana. Due scienziati, la dottoressa Leslie Joyce e
John Carter, scoprono che si tratta di una specie di octopus gigante,
emerso dalla profondità degli abissi, carico di radioattività,
certamente per effetto di alcuni esperimenti nucleari. Studiando i movimenti
della creatura, i due scienziati si affrettano a dare l'allarme: l'animale,
infatti, in cerca di cibo, si sta dirigendo dritto dritto verso San Francisco! La creatura non conosce ostacoli e si avvicina pressoché indisturbata alla grande metropoli. Devasta una buona parte del porto spazzandolo con i suoi tentacoli, si avvinghia in un abbraccio distruttivo al pittoresco Golden Gate, e si mostra ben intenzionato a proseguire la sua avanzata verso le case ed i palazzi del lungomare. Proprio quando la scienza e le forze armate sembrano ammettere la sconfitta, ecco, per fortuna, intervenire il coraggioso comandante Mathews (che, nel frattempo, ha intrecciato una storia d'amore con la dottoressa Joyce): per abbattere il mostro dei mari - egli crede - occorre sparargli una bella bordata di siluri ... Ed il suo sottomarino non aspetta altro che entrare in azione. |
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Il mago degli effetti speciali Harryhausen - qui al suo secondo lungometraggio e per la prima volta al lavoro con il produttore Charles H. Schneer - è alle prese con una storia che, almeno sulla carta, ha tutte le premesse per sorprendere il pubblico. Il film, tuttavia, non riscuote il successo sperato. Le colpe sono addebitate alla anonima regia di Gordon, alle ristrettezze del budget (si dice che Harryhausen per ragioni economiche fu costretto a modellare un polipo con 4, e non 6, tentacoli) e, fatto non trascurabile, alla mancanza di collaborazione da parte delle autorità di San Francisco che, presumibilmente, considerarono cattiva pubblicità un film che culmina con la distruzione del Golden Gate, da poco tempo inaugurato in pompa magna. | |||
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