SHOWDOWN |
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Titolo italiano: SHOW-DOWN o L'IMPOSTORE | |||
Produzione: 1942 - USA, Famous Studios/Paramount, col., 8 min. | |||
Regia: Izzy Sparber | |||
Sceneggiatura: Jay Morton dai comic di Joe Shuster, Jerry Siegel | |||
Animazioni di: Steve Muffati, Graham Place | |||
Musica: Winston Sharples, Sammy Timberg | |||
Voci di: Joan Alexander, Bud Collier, Jackson Beck, Jack Mercer | |||
Un avido gangster manda il suo tirapiedi, travestito da Superman, a rapinare una banca ed una gioielleria convinto - come infatti avviene - che i delitti saranno attribuiti all'eroe di Metropolis. La stampa diffonde la notizia con incredulità e sgomento: tutte le testimonianze sembrano incriminare colui che fino a ieri è stato il più strenuo paladino della giustizia, ma la verità non tarda a venire a galla... Una sera, Clark Kent, insieme a Lois Lane, si trova a teatro, proprio mentre il ladro sta facendo man bassa dei portafogli e dei gioielli degli spettatori... | |||
L'undicesimo
short animato dedicato a Superman negli anni '40 prende spunto da una situazione
nella quale quasi tutti i grandi protagonisti dei comics sono rimasti prima
o poi coinvolti: quella del criminale che usurpa l'identità dell'eroe
per disorientare l'opinione pubblica e agire impunemente. L'episodio è
narrativamente meno ricco del solito: questa volta, Superman non combatte
contro scienziati pazzi, mostri titanici o arditi super criminali, né
è impegnato a fronteggiare cataclismi cosmici o a tirar fuori dai
guai Lois Lane, ma più modestamente deve incastrare un ladro da quattro
soldi, presuntuoso e pavido, e un arrogante gangster "pantofolaio"
- vagamente somigliante ad Edward
G. Robinson
- che accumula il bottino restandosene tranquillamente a casa. Ma la storia
è ben congegnata e le animazioni si susseguono con ritmo incalzante,
scandite da inquadrature essenziali che non fanno rimpiangere l'estro di
Dave Fleischer, regista delle prime 9 puntate del ciclo. Clark Kent è flemmatico e sornione come sempre. In teatro, sbadiglia e si addormenta ma, al momento opportuno, non tarda ad entrare in scena nelle vesti dell'Uomo d'acciaio, minacciando l'impostore che si è rifugiato sul tetto, facendo irruzione nel covo del criminale, sfuggendo ai tranelli della sua villa, ed evitando in extremis lo schianto tra la macchina dei banditi in fuga e una gazzella della polizia. Una storia scritta con intelligenza che sullo schermo rende assai bene il gusto dell'avventura. |
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