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CROISIÈRES
SIDÉRALES
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Produzione:
1942
- Francia, Industrie Cinématographique/Alliance Cinématographique Moderne,
b/n, 95 min. |
Regia:
André
Zwoboda |
Sceneggiatura:
Pierre
Bost dal soggetto di Pierre Guerlais |
Musica:
Georges
Van Parys |
Interpreti:
Madeleine
Sologne, Jean Marchat, Julien Carette, Suzanne Dantès, Suzanne Dehelly,
Robert Arnoux, Bourvil, Jacques Dufilho |
Nel 1942, Françoise, in assenza del marito Robert,
e con il suo assistente Lucien, sale a bordo di una macchina volante sperimentale
per effettuare un'ascesa oltre 20.000 metri di altezza. Una manovra sbagliata
trascina i due fuori rotta spingendoli sempre più in alto, fino a
disperderli nello spazio. Françoise
e Lucien hanno provviste sufficienti
e sono ben al sicuro nella navicella e dopo due settimane, effettuata una
difficile manovra, riescono ad atterrare presso Parigi. Il paesaggio che
si presenta ai loro occhi non è, tuttavia, quello che essi conoscono:
con stupore i due giovani apprendono di trovarsi nell'anno 1967, essendo
il tempo del loro viaggio nello spazio trascorso molto più lentamente
rispetto a quello della Terra. Robert, invecchiato
di 25 anni, ma ancora innamorato di Françoise,
decide di intraprende a sua volta
il volo seguendo lo strano itinerario percorso dalla moglie: egli è
convinto che, una volta tornato a Terra, l'ulteriore tempo trascorso tornerà
a pareggiare la differenza di età. |
La teoria della relatività applicata al tempo è qui pretesto
per una insolita idea: il volo nello spazio, promosso come "crociera",
può rappresentare la scorciatoia verso l'eterna giovinezza, o, quanto
meno, la chiave per ritrovare o riadattare, ogni volta che si parte per
lo spazio, affetti e consuetudini della vita quotidiana. |
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