DRUMS
OF FU MANCHU |
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Produzione: 1940 - USA, Republic, b/n, serial in 15 episodi | |||
Regia: John English, William Witney | |||
Sceneggiatura: Franklin Adreon, Morgan B. Cox, Ronald Davidson, Norman S. Hall, Barney A. Sarecky, Sol Shor dai romanzi di Sax Rohmer | |||
Effetti speciali: Howard Lydecker, Theodore Lydecker | |||
Musica: Paul Sawtell | |||
Interpreti: Henry Brandon, William Royle, Robert Kellard, Gloria Franklin, Olaf Hytten, Tom Chatterton, Luana Walters, Lal Chand Mehra, George Cleveland, John Dilson, John Merton, Dwight Frye, Wheaton Chambers, George Pembroke, Guy D'Ennery | |||
Il
malefico dottor Fu Manchu fomenta la rivolta nell'Estremo Oriente per sfruttare
il caos che ne deriverebbe e conquistare il predominio sull'intero continente.
Ma, per riuscire nell'intento e mostrarsi degno leader del nascente impero
progetta di impossessarsi dello scettro del grande Gengis Khan, simbolo
riconosciuto dell'investitura al potere, che gli assicurerebbe obbedienza
e fedeltà assoluta da parte di folle immense. Quando però
Fu Manchu e sua figlia Fah-Lo-Suee partono alla ricerca della leggendaria
tomba del condottiero per impadronirsi del prezioso reperto, Sir Dennis
Nayland Smith del British Foreing Office, insieme all'archeologo James Parker
e al figlio di questi, Allan, organizza una spedizione per precederlo e
sventare per sempre la minaccia di una nuova guerra. Al termine di un avventuroso inseguimento, Fu Manch sarà - ovviamente - sconfitto: le mortali astuzie della sua mente diabolica, i veleni e le droghe di sua figlia Fah-Lo-Suee, la crudeltà dei suoi fedeli Dacoits - sulla fronte dei quali una vistosa cicatrice testimonia l'asportazione di parte del lobo frontale del cervello per ottenerne la cieca obbedienza -, nulla potranno contro contro l'intuito di Nayland Smith e la generosità e il coraggio dei suoi amici. |
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Giustamentente considerato uno dei migliori serial della Republic - e forse di tutti i tempi -, Drums of Fu Manchu regala emozioni ad ogni puntata, sviluppandosi con raro equilibrio tra avventura, azione, elementi orrorifici e fantamedicina, e restando, nel complesso, fedele alla fonte letteraria alla quale si ispira. La regia dell'affiatato duo English/Witney, il lavoro dei fratelli Lydecker agli effetti speciali, la fotografia di William Nobles contribuiscono al successo del film unitamente alla buona interpretazione di Henry Brandon che nel ruolo di Fu Manchu sovrasta l'intero cast. | |||
Un
progettato sequel dal titolo "Fu Manchu Strikes Back" venne definitivamente
abbandonato nel 1942, per non irritare la Cina che in quel periodo stava
schierandosi a fianco delle democrazie occidentali nella guerra contro l'Asse.
Con lo stesso titolo "Drums of Fu Manchu" venne invece realizzata nel 1943 una versione condensata del serial, per la durata di circa 70 minuti, distribuita anche in Italia come Fu Manchu, mistero d'Oriente o Il drago cinese. |
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Titoli degli episodi: |
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