MURDERS IN THE RUE MORGUE
  
Titolo italiano: DOTTOR MIRACOLO
Produzione: 1932 - USA, Universal, b/n, 61 min.
Regia: Robert Florey
Sceneggiatura: Tom Reed, Dale Van Every, John Huston, dal racconto di Edgar Allan Poe
Effetti speciali: John P. Fulton, Jack P. Pierce (non accreditato)
Fotografia: Karl Freund
Musica: Heinz Roemheld, brani da Tchaikovsky
Interpreti: Sidney Fox, Bela Lugosi, Leon Waycoff (Leon Ames), Bert Roach, Betty Ross Clarke, Brandon Hurst, D'Arcy Corrigan, Noble Johnson, Arlene Francis

Nel 1845, a Parigi, durante i festeggiamenti del carnevale, il dottor Mirakle (Bela Lugosi) sbalordisce il pubblico esibendo in un circo delle meraviglie il possente Erik, un gorilla ammaestrato che egli dice di aver catturato nel cuore dell'Africa Nera. In realtà, lo spettacolo costituisce l'alibi per poter, nottetempo, rapire giovani ragazze e realizzare un esperimento che confermerebbe la validità della teoria sull'evoluzione dell'uomo dalla scimmia: individuare un gruppo sanguigno compatibile con quello di Erik per affiancargli una compagna. Poiché le prigioniere non sopravvivono alle trasfusioni, Mirakle con l'aiuto del fedele assistente Janos si sbarazza dei loro corpi gettandoli nella Senna, ma il giovane Pierre Dupin, analizzando i cadaveri, si insospettisce e va a curiosare nel laboratorio di Mirakle appena in tempo per evitare la morte a Camille, sua fidanzata, che il folle scienziato ha appena fatto rapire da Erik.

Fallito il progetto di filmare la storia di Frankenstein con Bela Lugosi, Robert Florey rilegge il celebre racconto di E.A. Poe per ricavarne una pellicola a metà strada tra l'horror e la fantamedicina. Della pagina scritta, il film conserva il nome di Dupin, l'idea del rapimento ad opera del gorilla e la morte di una donna trascinata nel camino, ma, per il resto, racconta una storia originale che attinge ai temi (assai fortunati in quegli anni) dell'uomo-scimmia e dello scienziato pazzo e che trova in Lugosi, reduce da Dracula, l'interprete ideale.
L'eccellente fotografia di Karl Freund e le scenografie distorte di Charles D. Hall
(inevitabile il richiamo al Gabinetto del dottor Caligari, del quale si ripercorre anche l'intreccio) recuperano con proprietà le suggestioni espressionistiche del cinema tedesco.

Gli effetti speciali, realizzati in parte con la stop-motion, e il trucco della scimmia (impersonata da Charles Gemora) sono superiori alla media del tempo.

Il film è conosciuto in Spagna con i titoli Doble Asesinato en la Calle Morgue e Los Crímenes de la Calle Morgue.

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