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LA
BEFFA DI SATANA |
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Produzione:
1915
- Italia, Film Artistica "Gloria", b/n, 1.500 metri |
Regia:
Telemaco Ruggeri |
Sceneggiatura:
Emiliano
Bonetti, Giuseppe Monleone |
Interpreti:
Lydia
Quaranta, Dante Cappelli, Elda Bruni, Alfredo Bertone, Bonaventura Ibanêz |
Complice
dell'ingegnere Mayer, la bella Frasquita seduce l'ingenuo dottor Duodo per
rubargli i progetti del "telefonoscopio", la rivoluzionaria apparecchiatura
che permetterà ben presto di comunicare e trasmettere immagini da
un capo all'altro del mondo. Duodo, che per le grazie della perfida amante
ha trascurato gli amici e la devota fidanzata, si accorge troppo tardi dell'inganno
e, colto da profondo sconforto, perde improvvisamente la memoria. Tempo
dopo, quando il subdolo Mayer presenta al pubblico l'invenzione spacciandola
come frutto del proprio lavoro, Duodo riacquista di colpo il controllo di
sè e grida la verità dal microfono dell'apparecchio. |
Giudicato
con sufficienza dalla critica del tempo che, a quanto pare, ne aveva già
abbastanza di melodrammi modellati su furti di improbabili invenzioni,
il film vanta, comunque, un considerevole interesse storico poiché
è tra i primissimi lungometraggi del cinema muto (non solo italiano)
a prospettare vagamente l'avvento della televisione. Di rilievo anche
il cast che vede come protagonista femminile, nel ruolo della irresistibile
ammaliatrice, Lydia Quaranta, eletta diva appena un anno prima per la
sua interpretazione nel celebre Cabiria.
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Distribuito in Francia con i titoli: Le
persiflage de Satan, Mauvais Genie. |
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