Abbandonata la professione medica dopo le prime pubblicazioni sullo Strand Magazine, Arthur Conan Doyle confidava di raggiungere fama e gloria con romanzi a sfondo storico. Fu, tuttavia, il personaggio di Sherlock Holmes (ispirato al professor Joseph Bell dell'Università di Edimburgo) ad assicurargli l'ingresso nel mondo della letteratura. Autore, forse, non particolarmente amato dalla critica "colta", ma geniale e coinvolgente, Doyle è stato un mito per intere generazioni di lettori, e, in omaggio al suo nome e al suo impareggiabile detective, ancora oggi, si moltiplicano clubs, fondazioni e iniziative culturali in tutto il mondo.

Doyle è autore anche di alcuni romanzi di fantascienza (il professor George E. Challenger, presso gli appassionati, riscuote plauso quanto Sherlock Holmes), di una commedia, di scritti politici (fu, tra l'altro corrispondente di guerra in Sud Africa) e di alcuni studi sullo spiritismo.

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