PHILIP
KINDRED DICK (1928 - 1981)
Nato a Chicago ma californiano di adozione (ha vissuto per molti anni a San Francisco),
anche Dick ha seguito la trafila che sembra inevitabile per ogni scrittore americano
di successo, esercitando i più disparati mestieri, dal disc-jockey al commesso,
al rappresentante. Scoprì la fantascienza per caso, sembra acquistando
per errore una rivista di sf invece di una pubblicazione scientifica: fu amore
a prima vista, tanto forte da fargli decidere di tentare la sorte come autore.
Avendo interrotto gli studi all’Università per essersi dichiarato contrario
all’intervento americano in Corea, si iscrisse nel 1950 ad un corso di composizione
letteraria tenuto dal critico specializzato e scrittore a sua volta Anthony Boucher.
Impadronitosi della tecnica, il talento emerse immediatamente: l’anno successivo
la sua prima storia fu acquistata da Fantasy and Science Fiction.
Nel 1962, raggiunta la notorietà internazionale con La svastica sul
sole, che gli valse il Premio Hugo per il miglior romanzo dell’anno, si dedicava
a tempo pieno al lavoro di scrittore. La sofferta ed inquieta esistenza di Dick
(quattro matrimoni falliti, due tentativi di suicidio, l’abuso di alcol e droghe
che lo portò in una clinica psichiatrica) si riflette nelle sue opere,
complesse e contraddittorie, ricche tuttavia di quelle invenzioni folgoranti e
geniali che ne hanno fatto l’autore di gran lunga più "gettonato" dal cinema:
dopo Screamers, Blade
Runner e Total Recall sono arrivati
sugli schermi Impostor, Minority Report
e Paycheck.
© 2005-2006
Fantafilm.net