Amedeo Nazzari (1907 - 1979)
Pseudonimo di Salvatore Amedeo Buffa.
Tra i divi più popolari ed amati dal pubblico italiano (al punto da essere scelto per interpretare se stesso-divo da Fellini nelle Notti di Cabiria), Nazzari ha conosciuto da parte della critica scarsa attenzione: gli si rimproveravano, spesso bonariamente, una dizione fortemente cadenzata dall'accento sardo, una legnosità nello stile di recitazione ed una certa timidezza nella scelta dei ruoli. Alto di statura, di bell'aspetto e signorile negli anni della maturità, Nazzari è stato il ritratto "perbene" di una generazione di italiani. La sua ricca filmografia, che copre un arco di tempo che va dalla fine degli anni '30 alla metà dei '70, conta titoli di rilievo come Cavalleria, Luciano Serra pilota, La cena delle beffe, Il bandito (per il quale vinse un Nastro d'argento), Il brigante Musolino, famosi melodrammi "strappalacrime" del tipo I figli di nessuno e Catene, e partecipazioni a pellicole internazionali di buon livello (Il clan dei marsigliesi, Joe Valachi: i segreti di Cosa Nostra). Film avventurosi, in costume, drammatici, commedie e polizieschi per un attore che sapeva comunicare dallo schermo, con grande discrezione, la propria personale fede nella rettitudine e nell'onestà, valori forse un po' ingenui ma sinceramente sentiti.
Muori lentamente...
te la godi di più (1967)
Antinea, l'amante
della città sepolta (1961)
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