SUPERCROC
  
Titolo italiano: SUPERCROC - IL GRANDE PREDATORE
Produzione: 2007 - USA, The Asylum, col., 85 min.
Regia: Scott Harper
Sceneggiatura: Steve Bevilacqua, David Michael Latt
Effetti speciali: Sharper Effects
Musica: Eliza Swenson
Interpreti: Cynthia Rose Hall, Matthew Blashaw, Kim Little, David Novak, Kristen Quintrall, Marat Glazer, Noel Thurman, Steven Glinn, Allen Duncan, Michael Tower, Shaley Scott, Kim Garrett, Jason DeParis, Matthew Scott Wilcox, Eric Spudic, Andy Holt
Dopo una scossa sismica con epicentro nel mare, i computer della base operativa del generale McFadden individuano una misteriosa forma di vita dalle dimensioni gigantesche che si muove lungo le coste di un lago a nord di Los Angeles. Si pensa ad un grosso sciame di api in rapido movimento, ma la "cosa", in realtà, è un gigantesco coccodrillo sopravvissuto - non si sa bene come - ai tempi preistorici. La soldatessa Celia Perez e il capitano Joe Lynch, unici superstiti di due squadre inviate sul posto, scoprono che il rettile antidiluviano ha deposto un gran numero di uova sulla terraferma e comprendono che la città e l'intera regione sono in pericolo. Quando la paleontologa Leah Perrot, senza informare McFadden e d'accordo con il gruppo di fanatici ricercatori del quale fa parte, manda i suoi uomini a distruggere il nido salvando soltanto poche uova nell'intento di studiarne a tempo debito il DNA e le possibili applicazioni in campo militare, la mostruosa creatura comincia a dirigere su Los Angeles per riprendersi ciò che le appartiene. Nel momento in cui tutto sembra perduto, la soldatessa Perez ha l'idea risolutiva. Lei, che è nata in Florida e da bambina ha imparato a conoscere alligatori e coccodrilli, sa che la pancia è il "tallone di Achille" del mostro: una carica di esplosivo piazzata sotto il suo corpo potrebbe distruggerlo per sempre...
Supercroc è un pessimo sottoprodotto del genere fanta-orrorifico sui coccodrilli giganti e assassini, vacillante su una sceneggiatura inconsistente e imbottito di rozzi effetti digitali che fanno muovere la mole imponente del mostro tra pinete soleggiate (...dove riesce persino a nascondersi allo sguardo dei soldati...) e viali alberati senza che un solo tronco venga abbattuto. Noioso oltre ogni dire ed infarcito di battute che raschiano il fondo della banalità, è un film indifendibile sotto ogni punto di vista ed un imperdonabile passo falso di Scott Harper che dopo una discreta esperienza nel settore degli effetti speciali (ha collaborato anche alla realizzazione di Mortal Kombat, The Nutty Professor, Supernova) ha deciso di passare alla regia.

Titolo alternativo: Lethal Alligator.

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