POST IMPACT
  
Produzione: 2004 - USA/Germania/Regno Unito/Bulgaria/Spagna, UFO LLC/Tandem Communications GmbH/FDC Distribution Ltd/American Film Cinema, col., 92 min.
Regia: Christoph Schrewe
Sceneggiatura: Torsten Dewi, Carlos Maria Sanchez
Musica: Guy Farley
Interpreti: Dean Cain, Bettina Zimmermann, Nigel Bennett, Joanna Taylor, John Keogh, Hanns Zischler, Cheyenne Rushing, Dulcie Smart, Adrienne McQueen, MC Wheel, Irina Altunova, Nasco Srebrev, Ivo Geraskov, Tyrone Pinkham, Marina Stanisheva, Vlado Nikolov
Nel 2010 una cometa sconosciuta, deviata dalla collisione con un asteroide, precipita sulla Terra, colpendo la costa tedesco-polacca del Mare del Nord, e provocando una nuova era glaciale, limitata però all'emisfero settentrionale. La febbrile ed impossibile opera di evacuazione dai territori minacciati consente soltanto il salvataggio di una minima parte della popolazione, e lascia dietro di sè una interminabile serie di lutti e di famiglie spezzate. Tre anni più tardi, mentre il mondo si sta faticosamente riorganizzando, il satellite SolStar 2, arma segreta dotata di raggi a microonde costruita dal Prof. Starndorf, riprende vita, distruggendo un aereo in volo. Poichè l'apparato di controllo si trovava a Berlino, dove lo scienziato aveva deciso di restare, a Tangeri il governo dei Nuovi Stati del Nord sospetta che - contro ogni previsione - qualcuno là possa essere sopravvissuto. Viene così organizzata una spedizione della quale fanno parte Anna Starndorf, figlia del professore, e Tom Parker (Cain), ex addetto alla sicurezza che è stato costretto ad abbandonare a Berlino moglie e figlia. Quando raggiungono la città sui loro cingolati, gli esploratori trovano infatti un nutrito gruppo di superstiti, che si sono adattati a vivere tra le rovine ghiacciate, ma trovano anche Hintze, l'assistente del Prof. Starndorf che, impazzito e pieno di rancore, ha deciso di rivolgere l'arma contro il resto dell'umanità che non è mai venuta a salvarlo...

Un mediocre clone del contemporaneo The Day After Tomorrow, che si aggiunge senza troppo clamore ai post-apocalittici da impatto di questi ultimi anni nel tentativo di rivitalizzare un genere che sembrava aver ormai detto tutto il possibile. Il prodotto è dignitosamente confezionato, anche se in qualche punto la CG è più esplicita di quanto vorrebbe, e gli attori fanno il poco che possono, a cominciare da Dean Cain, ex Superman televisivo entrato ormai stabilmente negli angusti circuiti del B-Movie. Ma dove il film mostra davvero la corda è nel soggetto, fiacco e poco credibile, a cui neanche giova aggiungere al Vittoriano ed al Colosseo distrutti in The Core una sbilenca Torre Eiffel ed una Porta di Brandeburgo soffocata dai ghiacci.

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