VORTEX
  
Produzione: 2001 - Germania, ARRI Film + TV/Bayerischer Rundfunk/Hochschule für Fernsehen und Film München/Candela Film/Upstart Filmproduktion, col., 50 min.
Regia: Michael Pohl
Sceneggiatura: Michael Pohl
Effetti speciali: Arri Digital Film
Musica: Philipp F. Kölmel
Interpreti: Hardy Krüger Jr., Harald Leipnitz, Arne Fuhrmann, Gilbert Von Sohlern, Inés Gress, Franz Froschauer, Kevin Pinnock, Philipp Weiche, Benjamin Föhr, Maureen Havlena, Oliver Stritzel, Maria Meschede, Ekki Belle, Jean Brauner, Phil Friederichs, Daniel Panning
Rincasando una sera, Vincent (Hardy Kruger Jr.) subisce una aggressione a mano armata. Nella colluttazione che segue l'assalitore rimane ucciso, ma l'assenza di testimoni non consente a Vincent di invocare la legittima difesa e il governo, che ha adottato misure repressive assai severe per combattere la delinquenza dilagante, lo condanna per omicidio. La pena dovrà essere scontata nel Vortex, mondo-prigione sotterraneo dove Vincent sarà costretto a ripetere all'infinito il suo presunto delitto, uccidendo entro un tempo prestabilito le vittime che di volta in volta gli saranno indicate. Anche se appare impossibile tirarsi indietro, pena l'inversione dei ruoli, l'incapacità di Vincent di commettere un assassinio convince i responsabili del Vortex a riconsiderare la condanna emessa. Tornato da sua moglie, però, Vincent inizia a manifestare preoccupanti squilibri mentali e finisce, in un inconsulto scatto d'ira, per commettere davvero il crimine del quale era stato ingiustamente accusato. Inevitabile e questa volta definitivo il ritorno alla ingannevole realtà del Vortex, del quale Vincent non conoscerà mai la vera natura, più terrificante e senza speranza di qualsiasi incubo.

Le ridotte dimensioni di questa produzione tedesca la avvicinano più ad un telefilm tipo "Ai confini della realtà" che al lungometraggio. Interessante il soggetto, che ad una visione mai così pessimistica e tragica dell'uso della realtà virtuale, accosta con discreta originalità temi, situazioni e immagini mutuati da varie pellicole, da "La decima vittima" a "L'implacabile", da "Coma profondo" a "Minority Report".

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