PROIBITO BACIARE
Produzione: 2000 - Italia, Silva Film, col.
Regia: Nicola Di Francescantonio
Sceneggiatura: Nicola Di Francescantonio
Musica: Corrado Canepa, Marco Canepa
Interpreti: Valentina Oppedisano, Fabrizio Lo Presti, Franco Diogene, Andrea Montuschi, Luigi Majo

A Genova, nel 2021, le autorità cittadine hanno imposto il divieto di baciarsi. La causa è l'asserito contagio che minaccia di espandersi a macchia d'olio attraverso il contatto fisico. Radio, televisione, manifesti e piccoli robot che percorrono instancabili le strade della città ripetono incessantemente il divieto, mentre squadre della polizia sanitaria in servizio di ronda catturano i trasgressori applicando sul loro volto una museruola. Il giovane Octo - un tempo fabbricante di giocattoli e adesso disoccupato a seguito della crescita zero della popolazione - vive alla giornata vendendo, quando necessario, qualche quadro lasciatogli in eredità dalla bisnonna ai mercanti d'arte. Un giorno, attraversando Vico Neve, un quartiere abitato da sbandati e selvatici barboni, scorge due occhi luminosi fissarlo da un rifugio di cartone. Turbato, Octo torna a casa e una mattina, al risveglio, scopre vicino al divano lo scatolone di cartone con dentro il suo misterioso inquilino: offrendo cibo, parlando dolcemente e mostrando gentilezza, il giovane entra faticosamente in confidenza con lo strano ospite e scopre, infine, che si tratta di una graziosa ragazza, Fiocco di Neve come la chiamano quelli del quartiere interdetto. Insieme con lei, tra le pareti di cartone, Octo vive un momento d'amore ma poi la ragazza scompare, misteriosamente come era venuta. Sconsolato e amareggiato egli si rifugia nello scatolone e lì crede di continuare a vivere per lungo tempo abbrutendosi. Quando si ridesta, Octo osserva dalla finestra una ragazza somigliantissima a Fiocco di Neve: la raggiunge, la abbraccia e la bacia. In strada altre giovani coppie si uniscono in un bacio, sotto gli occhi stupefatti della polizia ormai incapace ad intervenire... Ma la strada è deserta, ed Octo è ancora dietro i vetri della finestra di casa.

Octo, ragazzo solitario, votato alla solitudine più profonda - quella di una poesia di ricordi che non gli appartengono (i ricordi sono quelli della sognatrice bisnonna registrati su nastro) - osserva il mondo dalla finestra: un mondo degradato, sporco, dominato dalla repressione e dal sospetto, nel quale la gente non si incontra e nel quale si muore in silenzio.

Sogno, realtà, follia si intrecciano in continuazione rivendicando tutte la dignità di una dimensione esistenziale. E' questa, forse, la chiave più interessante di Proibito baciare, una storia realizzata con mezzi di fortuna da un regista che al suo attivo ha diversi cortometraggi e il film Piccole stelle. Reminiscenze neorealistiche e atmosfere alla Blade Runner, favola e denuncia socio-ambientale si fondono nel panorama di una sorprendente Genova assunta a simbolo di una non troppo futuribile metropoli inquinata, soffocante e sgretolata.
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