2001 YONGGARY
  
Produzione: 1999 - Corea, Younggu-Art Movies/Zero Nine Entertainment, col., 99 min.
Regia: Hyung-rae Shim
Sceneggiatura: Marty Poole dal soggetto di Hyung-rae Shim
Effetti speciali: Zero Nine Digital, Younggu-Art Movies, Demolition Ltd.
Musica: Sung-woo Cho
Interpreti: Dan Cashman, Bruce Cornwell, Dennis Howard, Matt Landers, Richard B. Livingston, Donna Philipson, Wiley M. Pickett, Brad Sergi, Briant Wells, Harrison Young, D.J. Robbins, Derrick Costa, Johanna Parker, Alex Walters, Les Brandt, Karl Calhhoun, Alan Grifka, Julie Kessler
Durante uno scavo archeologico, l'ambizioso dottor Campbell scopre il fossile di un gigantesco animale preistorico sepolto all'interno di un labirinto di gallerie istoriate da indecifrabili geroglifici. Il professor Hughes - un tempo méntore di Campbell e adesso suo rivale - crede di intuire una relazione tra il sensazionale ritrovamento e le oscure leggende che parlano di un feroce mostro Yonggari e dell'apparizione di una razza aliena sulla Terra avvenuta in epoche remotissime. Egli consiglia di sospendere gli scavi prima che sull'umanità si abbatta una tragica sventura, ma l'avvertimento rimane inascoltato e quando un'astronave aliena oscura il sistema internazionale di comunicazioni satellitari e sprigiona misteriosi raggi di energia per resuscitare il mostro, è ormai troppo tardi per intervenire. Gli extraterrestri guidano Yonggari alla distruzione delle più grandi metropoli del pianeta (...Seul in testa) per preparare il campo all'imminente invasione. Combattere il mostro sembra impossibile: gli alieni possono facilmente teletrasportarlo da un capo all'altro del mondo anticipando e sviando i più sofisticati sistemi difensivi. L'unica speranza di salvezza è, forse, riposta nella corretta interpretazione dello sconosciuto linguaggio dei geroglifici.

Il regista Hyung-rae Shim (Tirannoui baltob, Dragon Tuka) si aggancia con calcolato tempismo al revival del "kaiju-eiga" giapponese, incoraggiato dal successo internazionale del Godzilla di Ronald Emmerich e forte delle nuove tecnologie degli effetti speciali. Il racconto ricalca la formula tradizionale e un po' ingenua dell'invasione aliena e del mostro antidiluviano che ne è il cieco strumento, ma si sviluppa con ritmo incalzante, contando più di una situazione originale e intrecciandosi in maniera piacevole con il classico tema - sempre stimolante e ricco di atmosfera - dell'avventura archeologica.

Il preistorico Yonggary (o Yongary) era già apparso nel 1967 in un altro film nippo-coreano intitolato Dai Koesu Yongkary.

Sul mercato anglosassone dell'home video è distribuito con il titolo Reptilian.

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