BIG SISTER 2000
  
Produzione: 1995 - USA, Donald G. Jackson & Co., col., 90 min.
Regia: Donald G. Jackson
Sceneggiatura: Donald G. Jackson, Mark Williams
Interpreti: Heather Baker, Julie Strain, Nicholas Celozzi, Allison Johnson, Adrianne Moore, Sheila Redgate, Elizabeth Lamont, Kari Schechere, William Smith
Donald G. Jackson - il regista, tra gli altri, di Hell Comes to Frogtown - prova a rinverdire i (dubbi) fasti del filone "Women in Prison" offrendoci la rappresentazione di una società futura nella quale coloro che trasgrediscono le ferree regole di comportamento sono condannati a subire "inenarrabili" torture fisiche e psichiche all'interno di una inespugnabile fortezza.
Lo spunto non è molto brillante e lo svolgimento della storia è anche peggiore:
- in primo luogo, ad essere imprigionate sono soltanto attraenti ragazze, colpevoli di non ben definiti atteggiamenti o pensieri trasgressivi;
- in secondo luogo, le torture non sembrano essere poi così tanto crudeli da fiaccare lo spirito delle vittime che, sebbene sorvegliatissime, hanno tutto il tempo per solidarizzare tra loro contro i carcerieri;
- e in terzo luogo, quando l'avventura rischia di precipitare in un vicolo cieco, un banale colpo di scena fa scendere in campo lo spirito vendicativo di una prigioniera morta tempo prima che insegna alle detenute come ribellarsi agli aguzzini.

Big Sister 2000 potrebbe rientrare nella categoria dei fanta-erotici infarciti di azione e di reconditi significati psicoanalitici sulla natura della violenza (che in questo caso verte sul sado-masochismo), ma le idee sono sviluppate in maniera tanto superficiale da non riuscire a caratterizzarsi nè in un senso nè in un altro.

La "Big Sister" di cui al titolo non è una parafrasi dell'orwelliano "Big Brother" riproposto in tanti incubi futuribili, ma il nome con il quale le prigioniere si riferiscono al misterioso fantasma che le aiuta a fuggire dal carcere.

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