BODY SNATCHERS: THE INVASION CONTINUES
  
Titolo italiano: ULTRACORPI - L'INVASIONE CONTINUA
Produzione: 1993 - USA, Warner, col., 87 min.
Regia: Abel Ferrara
Sceneggiatura: Stuart Gordon, Dennis Paoli, Nicholas St. John, dal soggetto di Raymond Cistheri e Larry Cohen basato sul romanzo di Jack Finney
Effetti speciali: Phil Cory
Musica: Joe Delia
Interpreti: Gabrielle Anwar, Billy Wirth, Terry Kinney, Meg Tilly, Reilly Murphy, Christine Elise, Forest Whitaker, R. Lee Ermey
Steve Malone, tecnico delle protezione ambientale, si trasferisce insieme alla sua famiglia - la moglie Carol e i figli Andy e Marti - a Fort Daly, ospite nella base militare del generale Platt. Il suo compito è studiare la situazione di una discarica di rifiuti tossici, ma la sua attenzione è presto attratta da grandi, misteriosi baccelli concentrati in una zona acquitrinosa. Malone ignora che dai bozzoli di origine sconosciuta si sviluppano filamenti verminosi che aggrediscono gli uomini nel sonno svuotandoli della personalità e della vita, duplicandone il corpo per propagarsi nel mondo. Malone, sua moglie, il piccolo Andy, il generale Platt e gran parte dei militari cadono vittime dei mostri: soltanto Marti, aiutata dal pilota Tim Young, riesce a fuggire a bordo di un elicottero mentre a terra l'invasione è ormai in atto.
Il romanzo di Finney aveva già fornito spunto alla metafora dell'anticomunismo - o se si vuole del maccartismo - di Don Siegel (L'invasione degli ultracorpi) e a quella dell'alienazione metropolitana di Kaufman (Terrore dallo spazio profondo); questo terzo libero adattamento cinematografico sposta il discorso sulla famiglia sfiorando i temi dell'antimilitarismo e dell'ecologia. Ferrara, sulla scorta di una sceneggiatura elaborata a più mani, sente che la storia è ormai largamente sfruttata e preferisce impostarla su una descrizione realistica e un po' raccapricciante alla George Romero.

Il risultato non è molto convincente e può deludere i lettori di Finney - i quali, tra l'altro, non vedranno spiegata l'origine extraterrestre dell'invasione - ma presenta, comunque, momenti memorabili di drammatica intensità, come la scoperta della scolaresca "posseduta" ed il tragico lancio nel vuoto del corpo di Andy quando Marti in volo sull'elicottero si accorge che per lui non c'è più salvezza. Ed è proprio su Marti che l'interesse finisce per convergere: il ritratto sfumato dell'adolescente irrequieta e ribelle (è figlia di un precedente matrimonio del padre) che sul finale avverte l'esigenza di quella famiglia prima rifiutata, fa del personaggio il vero protagonista del film.

©