ASSAULT ON DOME 4
Titolo italiano: SFIDA NELLO SPAZIO
Produzione: 1996 - USA, Avatar Filmworks, col., 91 min.

Regia: Gilbert Po

Sceneggiatura: Hesh Rephun
Musica: Peter Waldman
Effetti speciali: Brett Newkirk, Dale Newkirk

Interpreti: Joseph Culp, Bruce Campbell, Jocelyn Seagrave, Brion James, Jack Nance, Mark Bringleson, Raymond Baker, James Lew, Jay Arlen Jones, Shawn Hoffman, David Duran, Aleks Shaklin, David Tress, Brandon Scott Peterson

Alex Wyndham (Campbell) è un super criminale del futuro, colpevole di ogni sorta di delitto e che nessuna prigione sembra in grado di tenere lontano dal consesso civile. Evaso spettacolarmente per l'ennesima volta da un carcere di massima sicurezza, si impadronisce con la sua banda degli impianti industriali del pianeta Dome 4 (Domus 4 nel doppiaggio italiano), dove si estraggono e raffinano importanti materie prime. Trucidata la minuscola guarnigione, il malvivente mette all'opera gli scienziati per far loro realizzare una bomba potentissima con la quale ricattare il governo della Terra. Ma su Dome 4 è sbarcato anche Chase Morran (Culp), agente della sicurezza in licenza, venuto a trovare la moglie che lavora nei laboratori. E Morran si rivelerà un ostacolo insormontabile per Wyndham...
Fatte salve le debite proporzioni, il soggetto ricorda molto il primo "Die Hard". Il Nakatomi Building è qua un mondo lontano, e Chase Morran, il poliziotto di cui nessuno conosce la presenza, che interviene per salvare sua moglie mandando all'aria i piani dei criminali, è un modesto alter-ego di John McClane/Bruce Willis.
E' difficile credere che questo film così povero di mezzi e di idee sia stato girato in anni recenti, in cui la tecnica consente ormai anche alle produzioni più modeste di ottenere risultati visivamente dignitosi. La sceneggiatura è incoerente, i dialoghi sono puerili, e la regia è davvero approssimativa.
Le scenografie sono ricavate in gran parte dalla solita raffineria in disuso, dove c'è profusione di cavi, tubazioni, quadri di controllo, paratie, volani, leve, manometri, portelli e spie luminose, che ad un occhio superficiale possono dare un'idea di ambiente tecnologico. Il radar di prossimità è uno schermo spento con delle righe disegnate sopra, e le poche scene spaziali, con navette che vanno e vengono come funicolari, sono a livelli meno che amatoriali. Neanche la presenza di alcuni solidi veterani del B-Movie, tra cui Bruce Campbell, Brion James, Jack Nance e Raymond Baker salva la pellicola dal disastro.
Conosciuto anche con il titolo Chase Morran.
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