SUBURBAN COMMANDO

Titolo italiano: COSE DELL'ALTRO MONDO

Produzione: 1991 - USA, New Line Cinema, col., 90 min.
Regia: Burt Kennedy
Sceneggiatura: Frank A. Cappello
Effetti speciali: Reel Efx Inc.
Musica: David Michael Frank
Interpreti: Hulk Hogan, Christopher Lloyd, Shelley Duvall, Larry Miller, William Ball, Jo Ann Dearing, Jack Elam, Roy Dotrice, Tony Longo, Michael Faustino, Mark Calloway, Laura Mooney, John Furlong, Dennis Burkley, Luis Contreras, Nick Eldredge
Durante le convulse fasi di una guerra intergalattica, il guerriero Shep, inseguito da due killer, è costretto a rifugiarsi sulla Terra e in attesa di riparare la nave spaziale trova alloggio presso Charlie e Jenny Wilcox, tipica famiglia americana alle prese con problemi finanziari e di lavoro. Casualmente, Charlie scopre di avere in casa un extraterrestre, e, coinvolto in una sequenza di tragicomiche situazioni, finisce col condividerne gli sforzi per sfuggire ai sicari che vogliono ucciderlo.

Il film è un susseguirsi di avventure frammentarie, ideate senza molta fantasia, che rischiano di calare lo spettatore in uno stato di stanchezza e di confusione. Costruita sull'inedita coppia Hulk Hogan-Christopher Lloyd (inespressivo il primo, in imbarazzo malcelato il secondo), la storia non decolla né sul piano dell'avventura spaziale (la guerra nella galassia originata dalla ribellione del generale Suitor contro il presidente Hashina) né sul piano della critica di costume (la bozzettistica rappresentazione della provincia americana, il ritratto dell'uomo comune americano che sogna di vivere un giorno da leone per riscattare un'esistenza grigia e frustrante).
Le gag e gli episodi centrali si originano dallo smarrimento di una portentosa pistola extraterrestre (...un meccanismo convenzionale per mettere in scena
ora il salvataggio di una ragazza minacciata dai teppisti, ora una rapina in banca) e culminano nella prevedibile "resa dei conti" tra i due protagonisti da un lato e i sicari dall'altro. I buoni effetti speciali - la trasformazione di Suitor in una creatura da incubo - finiscono col risultare sovrabbondanti ed estranei ad una sceneggiatura che non sa decidersi tra commedia e fantascienza.

Occasione sbagliata per Burt Kennedy, regista dalla mano pesante e povero di ironia, che appiattisce il talento di Lloyd e della Duvall ancorandoli al livello interpretativo di Hogan, certamente più convincente sul ring che sul set.
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