THE MATRIX
 
Titolo italiano: MATRIX
Produzione: 1999 - USA, Village Roadshow Productions/Groucho II Film Partnership/Silver Pictures/Warner, col., 136 min.
Regia: Andy e Larry Wachowski
Sceneggiatura: Andy e Larry Wachowski
Effetti speciali: Manex Visual Effects, Manex Entertainment, Animal Logic, Bullet Time, DFilm Services, Mass.Illusions, Makeup Effects Group Studio, Amalgamated Pixels
Costumi: Kym Barrett
Musica: Don Davis
Interpreti: Keanu Reeves, Laurence Fishburne, Carrie-Ann Moss, Hugo Weaving, Gloria Foster, Joe Pantoliano, Marcus Chong, Paul Goddard, Robert Taylor, Julian Arahanga, Matt Doran, Belinda Mcclory, Ray Anthony Parker, Fiona Johnson, Ada Nicodemou, Rowan Witt
Oscar 1999 per Montaggio, Effetti sonori, Effetti visivi.
 
Nottetempo, un gruppo di agenti di una speciale polizia segreta, su segnalazione di un informatore, fa irruzione nella stanza 303 di uno squallido edificio dove Trinity, una giovane "terrorista" cibernetica della banda dell'imprendibile Morpheus, sta tentando di contattare qualcuno attraverso la rete. La ragazza finge di arrendersi e riesce a sfuggire alla trappola grazie alle sue eccezionali doti atletiche e al suo coraggio di combattente. In strada, all'interno di una cabina telefonica, mentre sta per essere investita da un grosso camion, improvvisamente sparisce. Il trillo di un messaggio in arrivo sullo schermo del computer, desta Thomas Anderson dal dormiveglia ... E' l'inizio di una straordinaria vicenda che conduce il giovane Thomas, esperto "pirata informatico" soprannominato Neo, ad unirsi ai "terroristi" di Morpheus per combattere il mondo virtuale che lui stesso al pari di tutti ha sempre considerato vero, ma che in realtà è una proiezione fittizia delle macchine: Matrix, un colossale sistema computerizzzato alleva ed utilizza il genere umano per succhiarne l'energia necessaria alla propria sopravvivenza. Il mondo reale è un mondo distrutto da anni (non siamo nel 1999 come tutti pensiamo, ma nel 2070!), e Neo potrebbe essere l'eletto, il salvatore che a Morpheus è stato anticipato da un oracolo, in grado di riscattare l'umanità da una condizione di asservimento.
Girato in Australia, il film si segnala per un pregevole linguaggio cinematografico. Le scene di azione sono rese preziose dall'uso di tecniche come il "bullet time" e il "big ralenty" che cattura fino a 12.000 fotogrammi al secondo, e tutto il film è caratterizzato da un montaggio serrato e frenetico, con spericolati raccordi tra le inquadrature: bello il secco passaggio tra lo scoppio del temporale visto in prospettiva dal basso nello scorcio di un cielo tra palazzi svettanti e l'immediato scrosciare della pioggia ripresa dall'angolazione opposta, dalla sommità dei palazzi con prospettiva verso il basso. Significativa anche la scena del colloquio tra Neo ed il suo direttore, in cui lo stridio delle spazzole dei lavavetri all'esterno della stanza sembra ritmare una ovattata quotidianità fine a sé stessa, priva di contenuti. Coinvolgente fin dalla presentazione con lo scrolling verde di codici binari del computer che sembrano guidare lo sguardo dello spettatore dentro la verità dello schermo, Matrix si avvale anche di una colonna sonora che dalle iniziali tonalità dimesse e dalla parentesi nostalgica anni '40 prende via via corpo e discorso per trionfare nel trascinante accompagnamento conclusivo. La sceneggiatura, pur con qualche incongruenza, sostiene bene il racconto senza rinunciare a puntatine ironiche: il dejavù è indizio di un'alterazione dei meccanismi della realtà virtuale e il telefono è pur sempre un'ancora di salvezza!
Al di là dell'avventura dal ritmo incalzante, concepita con grandi mezzi e ritmata da sequenze di azione (rilevante è il contributo di Yen Wo Ping, consulente nelle scene dei combattimenti marziali) che inchiodano lo spettatore alla poltrona, Matrix sollecita spunti di riflessione sulla natura della verità, rivisitando in maniera originale il secolare dibattito filosofico sul mondo dell'essere e sul mondo delle apparenze.
Il ritratto dei personaggi, spesso sacrificato in un genere che privilegia l'aspetto spettacolare, risulta in questo caso adeguato e noi stessi potremmo avvertire il peso della scelta che Neo deve affrontare: cosa vale di più per un uomo, continuare a percorrere una strada al termine della quale già sappiamo cosa ci aspetta, o affrontare un viaggio conoscitivo, critico e pieno di incognite, che conduce alla riappropriazione della coscienza?