THE WRAITH
  
Titolo italiano: IL REPLICANTE
Produzione: 1986 - USA, Alliance Communications Corporation/Turbo, col. 93 min.
Regia: Mike Marvin
Sceneggiatura: Mike Marvin
Effetti speciali: VCE Inc
Musica: Michael Hoenig, J. Peter Robinson
Interpreti: Charlie Sheen, Nick Cassavetes, Sherilyn Fenn, Randy Quaid, Matthew Barry, David Sherrill, Jamie Bozian, Clint Howard, Griffin O'Neal, Chris Nash, Vickie Benson, Peder Melhuse, Jeffrey Sudzin, Michael Hungerford, Steven Eckholdt, Elizabeth Cox, Richard Alexander, Christopher Bradley, Joan H. Reynolds
Un globo di pura energia attraversa il cielo notturno dell'Arizona, saetta tra i cactus delle campagne, sfiora i tralicci dell'alta tensione, sorvola come un bolide la traccia sinuosa delle strade e, in un vortice di lampi, si materializza in una rombante Turbo Interceptor nera...
Jake Kesey, ucciso anni prima dalla banda di teppisti capeggiata da Packard Walsh, è tornato sulla Terra per vendicarsi. Nelle sembianze di un giovane forestiero giunto in paese a bordo di una motocicletta, conquista il cuore di Keri Johnson, l'attraente ragazza che Walsh considera di sua proprietà; nelle spoglie del "replicante" è il misterioso pilota della scattante turbo che sgomina i componenti della banda, ad uno ad uno, impegnandoli in mortali corse automobilistiche, distruggendosi e autorigenerandosi in fragorose esplosioni. Lo sceriffo Loomis assiste impotente alla carneficina. Walsh, che in Jake ha riconosciuto la sua vittima, non rifiuta la sfida e orgogliosamente, anche quando tutti i suoi compagni sono morti e il suo piccolo regno (l'officina nella quale trucca i motori delle auto rubate) è andato in mille pezzi, ingaggia contro il "replicante" l'ultimo disperato duello.

Dopo un inizio promettente, il racconto si frammenta in una ripetitiva rassegna di sfide automobilistiche che (pur essendo qualcuna ben congegnata) rischiano di somigliarsi tutte diversificandosi soltanto nelle spettacolari conclusioni pirotecniche. Poco aiutato da una regia che si anima soltanto nel riprendere le macchine in corsa e da una sceneggiatura totalmente disinteressata all'ambientazione e al ritratto dei personaggi, il racconto presenta una diversità di toni e di situazioni che disorienta: alla sconcertante banalità delle parentesi "vacanziere" dei ragazzi che fanno il bagno nel lago e del fulmineo idillio tra Jake e Keri, si contrappongono - quasi fosse un altro film - le più dinamiche sequenze del cimitero e dell'incursione del "replicante" nell'officina della banda. Il film soffre, senza dubbio, di una male assortita commistione di generi (motivo, questo, che ne ha determinato il giudizio negativo da parte della critica italiana), dalla ghost-story al film d'azione, dal western moderno alla fantascienza, e la confusa impostazione si riflette inevitabilmente sulla prova degli interpreti che appaiono, con poche eccezioni, disinteressati e inespressivi. Un film irrisolto dunque, ma un soggetto comunque interessante che anticipa l'analoga e più convincente vicenda sviluppata ne Il Corvo.

I commentatori americani lo hanno probabilmente sopravvalutato, distratti dall'esibizione delle potenti macchine (la Dodge M4S, la Chevrolet Corvette, la Dodge Daytona, la Pontiac Firebird), colpiti dalla presenza di giovani attori figli di popolari star hollywoodiane o, più semplicemente, più abituati di noi ad accettare un film di puro intrattenimento.

In Germania è stato distribuito con il titolo Interceptor.
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