THE LAST ISLAND
  
Produzione: 1990 - Olanda, First Floor Features, col., 115 min.
Regia: Marleen Gorris
Sceneggiatura: Marleen Gorris
Musica: Boudewijn Tarenskeen
Interpreti: Kenneth Colley, Paul Freeman, Patricia Hayes, Shelagh McLeod, Ian Tracey, Marc Berman, Mark Hembrow
Cinque uomini, due donne e un cane sono gli unici superstiti tra i passeggeri di un aereo precipitato su un'isola deserta. Nel male assortito gruppo (ne fanno parte, tra gli altri, un militare, un fanatico religioso e due omosessuali) non tardano ad esplodere rivalità e gelosie, ma a far precipitare la situazione nel dramma più cupo è la convinzione che un immane disastro avrebbe colpito il resto dell'umanità. Forse i sette sono gli ultimi sopravvissuti dell'intero genere umano e gli uomini si sentono investiti della responsabilità di perpetuare la specie convincendo la più giovane delle due donne ad un rapporto sessuale.
L'"ultima isola" è il microcosmo nel quale si riassume la condizione umana: un luogo arido e inospitale dove la vita tenta faticosamente e caparbiamente di attecchire. La scena che il film descrive - un po' alla maniera dei racconti di Oboler - è stata più volte presentata e riletta dal cinema del post-apocalittico, ma lo spirito che la anima è nuovo e crudamente provocatorio. Marleen Gorris, apprezzata regista svedese (suoi sono A question of Silence, Broken Mirrors e i più recenti L'albero di Antonia e Mrs. Dalloway), ne trae occasione per un amaro discorso femminista nel quale la riflessione su inconciliabili abiti culturali origina il rifiuto del pregiudizio mentale e delle convenzioni esistenziali.
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