DREAM ONE
  
Produzione: 1984 - G.B./Francia, Channel Four Films/Christel Films/Films A2/Goldcrest Films/NEF Diffusion, b/n e col., 97 min.
Regia: Arnaud Sélignac
Sceneggiatura: Arnaud Sélignac, Telsche Boorman, Jean-Pierre Esquenazi
Effetti speciali: Gilles Lacombe, Nikos Meletopoulos
Musica: Gabriel Yared
Interpreti: Seth Kibel, Jason Connery, Mathilda May, Harvey Keitel, Nipsey Russell, Carole Bouquet, Michel Blanc, Katrine Boorman, Dominique Pinon, Charley Boorman, Gaëtan Bloom, Pierre Forget, Marcus Powell, Carla D. Clark
Mentre i genitori sono fuori, il piccolo Nemo ascolta rapito il maggiordomo Benjamin che gli racconta una storia di mirabolanti avventure e, addormentandosi, sogna di viaggiare sull'ascensore di un grattacielo verso una spiaggia incantata, posta all'estremo confine del tempo, dove vagano personaggi fantastici che hanno perduto la strada della propria esistenza. Immerso nella luce irreale di una eterna alba, il ragazzino incontra il vecchio capitano Nemo che si è incagliato con il Nautilus tra le sabbie roventi, una famiglia di aristocratici russi, il mago Rip, l'aliena Rals-Akrai, un misterioso cavaliere mascherato e la bella principessa Alice che gli conquista il cuore. Su tutto aleggia la minaccia imminente di una fatale distruzione, ma il piccolo Nemo fa in tempo a fuggire e si risveglia nella sua stanza con il ricordo nostalgico e la vivida sensazione della presenza di Alice.
Prodotto da John Boorman e realizzato con buon estro visivo da Sélignac, il film svolge in chiave favolistica il tema classico del viaggio spazio-temporale e degli universi paralleli, mescolando commedia e dramma e prendendo spunti e situazioni dal comic "Little Nemo" di Winsor McCay, dal Barone di Munchhausen e da The Wizard of Oz. Letteratura, musica e fantasia si fondono assieme per celebrare un inno all'avventura e disegnare l'itinerario immaginario della crescita di una coscienza, dall'infanzia all'età adulta, dal sogno alla concreta quotidianità.

Dream One, conosciuto anche con il titolo Nemo, è stato presentato con successo in Italia alla VI edizione della "Mostra internazionale del Film di Fantascienza e del Fantastico" per essere poi frettolosamente e ingiustamente dimenticato.

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