EDWARD
SCISSORHANDS
|
|||
Titolo italiano: EDWARD MANI DI FORBICE |
|||
Produzione: 1990 - USA, FOX, col., 100 min. | |||
Regia: Tim Burton | |||
Sceneggiatura: Tim Burton, Caroline Thompson | |||
Effetti speciali: Dreamstate Effects, Stan Winston | |||
Musica: Danny Elfman | |||
Interpreti: Johnny Depp, Winona Ryder, Dianne Wiest, Vincent Price, Anthony Michael Hall, Alan Arkin, Kathy Baker, Robert Oliveri, Conchata Ferrell, Caroline Aaron, Dick Anthony Williams, O-Lan Jones, Susan Blommaert, Linda Perri, Biff Yeager, Marti Greenberg, Bryan Larkin, John McMahon, Victoria Price | |||
In
una cittadina della Florida, cade la neve. Una bambina chiede alla nonna
come nasce la neve, e la nonna racconta una storia accaduta tanti anni
prima. |
|||
Le mani di Edward tagliano e fanno sanguinare anche quando si protendono per una carezza. Le sue braccia non possono abbracciare la donna che ama. Le sue labbra non sanno atteggiarsi al sorriso. La sua giovinezza durerà in eterno, intatta nella sua malinconia... E' facile capire come un personaggio del genere possa coinvolgere e commuovere il pubblico e l'emozione è sincera (non sollecitata da furbeschi sentimentalismi) e sorretta da una sottile vena poetica. Con felice intuizione, il regista esplora i confini entro i quali il comune sentire borghese inquadra e rende possibile la "diversità": accettato fino a quando è "soltanto" un artista (e può gratificarci a nostro uso e consumo), Edward viene respinto quando pretende essere uomo. Il genio esalta ed affascina quando rimane fuori dalla nostra quotidianità; diventa perturbante quando ci si intreccia, con il pericolo di scoprirsi critico ed evidenziare le nostre contraddizioni. |
|||
Pur scavalcando il fanta-horror e risolvendosi in una pungente favola contro la mentalità borghese, Edward Mani di Forbice ha elementi che lo apparentano al genere. Lo spunto è quello di una storia alla Frankenstein. Il protagonista è una creatura artificiale; il laboratorio nel quale è costruita è una fantastica catena di montaggio capace di produrre i pezzi del suo corpo e biscotti a forma di cuore... E l'inventore, naturalmente, è l'indimenticabile Vincent Price. Nella suggestiva cornice del coloratissimo quartiere cittadino sovrastato dall'impossibile fantasia gotica del castello, Johnny Depp costruisce uno dei ruoli migliori della sua carriera. |
|||
© | |||
|