ROBOT HOLOCAUST
Produzione: 1987 - USA, Beyond Infinity/Tycill Entertainment, col., 79 min.
Regia: Tim Kincaid
Sceneggiatura: Tim Kincaid
Effetti speciali: Jeremie Frank, Ed French, Tom Lauren
Interpreti: Norris Culf, Nadine Hart, Joel Von Orsteiner, Jennifer Delora, Angelika Jager, George Gray, Nicholas Reiner, Michael Azzolina, John Blaylock, Amy Brentano.
Dopo che la Terra è stata sconvolta da una sanguinosa guerra, l'ultima generazione di robot guerrieri si è impadronita del potere ed ha ridotto in schiavitù gli uomini sopravvissuti. Essendo ormai l'atmosfera resa irrespirabile dagli effetti delle radiazioni atomiche, una grande centrale controllata da Dark One, eminenza grigia dei robot, produce la quantità di ossigeno indispensabile alla sopravvivenza degli schiavi. Desiderosi di riconquistare la libertà, alcuni ribelli capeggiati da Neo meditano di rovesciare il potere assalendo la centrale. Ai rivoltosi si unisce la giovane Deeja, figlia di un prigioniero di Dark One, lo scienziato Jorn, ultimo uomo al mondo in grado di escogitare il modo per rendere respirabile anche l'atmosfera infetta.

Se mai ce ne fosse bisogno, Robot Holocaust conferma che negli anni '80 (ma, certamente anche prima e dopo) la produzione americana sa toccare livelli di inguardabilità pari a quella italiana. In sintonia con i prodotti di Cinecittà, il film sperimenta una possibile variazione sul tema del postapocalittico e, rivaleggiando (e forse vincendo) con l'inesperienza artigianale e la mancanza di idee dei cinematografari italiani, mette in scena risibilissimi robot giocattolo, vermi giganti di gomma che infestano il sottosuolo, baldi protagonisti che non sanno cosa sia recitare e che quando combattono sembrano curarsi soltanto di non farsi male.

La maggior parte dei commentatori si trova d'accordo nel definire il film una pellicola involontariamente comica.
Distribuito dall'Empire di
Charles Band che alcune filmografie citano come produttore esecutivo non accreditato.
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