MALIKAT AL-HOB
  
Produzione: 1973 - Libano, col., 90 min.
Regia: Romio Lahoud
Interpreti: Nahed Yusri, Hussein Fahmi, Abdallah Al-Shammas, Adel Adham, Patrick Bernard
Una macchina del tempo trasporta tre intrepidi agenti in una terra sconosciuta che, situata ai piedi di un minaccioso vulcano, somiglia alle descrizioni della mitica Atlantide. La giovane e affascinante regina che governa il paese, ubbidita da schiere di amazzoni, di soldati e da un devoto consigliere, si innamora - ricambiata - di uno dei tre stranieri trovando in lui l'amore che sempre ha cercato invano. Ma la passione ha breve durata: una violenta eruzione distrugge il fantastico regno e i tre agenti hanno appena il tempo di riattivare i comandi della macchina per tornare nel presente.
Dilettantesca rilettura del mito di Atlantide realizzata sul timbro della parodia dei film di avventure, con tre protagonisti che devono forse qualcosa alla saga dei Fantastici 3 supermen, intercalata da noiosi intermezzi musicali ed incerta nel ritmo dell'azione. Il film mette in scena una improbabile macchina del tempo simile, nella struttura, alla gabbia di un gazebo ed ambienta le vicenda in quello che sembra a tutti gli effetti un moderno villaggio turistico.

Malikat-Al-Hob è sconosciuto al pubblico occidentale: a quanto ci risulta, fino ad oggi soltanto un paio di commentatori, in America e in Francia, lo ricordano nell'ambito delle pellicole ispirate al filone delle civiltà perdute, citandolo anche con i titoli The Queen of Love e La reine de l'amour.

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