Uno dei primi film prodotti da Charles Band, il cui score musicale è curato come d'abitudine dal fratello Richard. Serie B al limite della retrocessione, la pellicola è caratterizzata da una grande quantità di trovate - luci, colori ed inspiegabili animazioni degli oggetti più disparati - di chiara ispirazione spielberghiana, tanto che più di un commentatore l'ha definita il clone povero di Incontri ravvicinati. Un prodotto insolito, nel quale regia e sceneggiatura sembrano aver dedicato meno interesse alla vicenda - che perde via via consistenza e coerenza - a favore invece dello scenario, in cui hanno inserito e mescolato, con ingenuo ma genuino entusiasmo anche se con effetti assai rudimentali, ogni improbabile stranezza ed alienità, dai dischi volanti alle dimensioni alternative, dai varchi temporali ai mostri preistorici.

Titoli alternativi: Time Warp, Vortex, Earth's Final Fury.