Il detective Tony Carelli chiede a Santo e a Blue Demon di aiutarlo a risolvere l'intricato caso del rapimento di Susi, una giovane milionaria sequestrata - evidentemente - a scopo di estorsione, ma per la quale nessuno ha ancora chiesto un riscatto. I due invincibili wrestlers abbandonano temporaneamente il ring e dedicano tutte le risorse del loro ingegno - e dei loro formidabili muscoli - all'inchiesta, giungendo a risultati sorprendenti.
Susi è stata rapita da una coppia di maldestri ladruncoli che avevano progettato di intascare la somma necessaria a saldare un debito con un pericolosissimo gangster; i due però sono inavvertitamente incappati nelle diaboliche attività del dottor Mattews: sorpresi dai suoi ladri di cadaveri sono catturati e, portati nel laboratorio, apprendono con terrore che lo scienziato pazzo utilizza il sangue dei suoi prigionieri per resuscitare, sotto forma di zombi, giovani donne per venderle come schiave ad un ricco signorotto orientale.

Nelle pellicole di Santo, l'elemento fantaorrorifico è costante, ma ripetitivo: come in altri suoi film, anche in questo ci sono uno scienziato diabolico (Victor Junco), biechi profanatori di tombe, graziose ragazze in pericolo, poliziotti incapaci, e botte a volontà.

Il regista Crevenna prova a variare gli ingredienti intersecando due avventure parallele (quella degli imprudenti sequestratori, e quella dei due campioni mascherati), ma l'intreccio è fin troppo scontato e il meccanismo dell'azione comincia ormai ad arrugginirsi e a mostrarsi anacronistico.

Titoli alternativi: Las bestias del terror, The Beasts of Terror.