MARS MEN
  
Titolo italiano: GLI UOMINI DI MARTE
Produzione: 1976 - Taiwan/Giappone, Shockiku, col., 100 min.
Regia: Chen Hun-Ming (Seika Den)
Sceneggiatura: Jack Lin, da un soggetto di Fu Meai-Shing
Musica: Pink Floyd "Time"
Interpreti: Wen Chang Lun, Yeh Hsiao, I Fang Mien

Rincorrendo una palla da baseball finita in una profonda voragine, il piccolo Ling penetra in una enorme caverna dove scopre degli antichi manufatti. Il signor Huei, suo padre, riconosce nella mostruosa statuetta che il ragazzino ha trovato e portato a casa, la raffigurazione, vecchia di 3.000 anni, di Yak Wat Jang, il mitologico "demone del tempio". Mentre la Tv diffonde l'incredibile messaggio ricevuto da una nave extraterrestre, che annuncia l'intenzione di conquistare l'universo, a cominciare ovviamente dalla Terra, padre e figlio cadono colpiti da una misteriosa radiazione emessa dalla statuetta. L'oggetto viene subito recuperato dal dottor Suriya, uno scienziato che è a capo del P.A.T. (Protective Attack Team), agguerrito e supertecnologico organismo di difesa planetaria. Intanto due colossali guerrieri alieni penetrano a loro volta nei sotterranei scoperti da Ling e trafugano la "pietra solare" con la quale, dalla Luna dove hanno posto la loro base, attivano un'arma che colpisce con raggi distruttivi le città della Terra. A salvare il pianeta sarà il demone dormiente nell'antica statuetta, che, risvegliato da una pioggia di radiazioni, crescerà a dismisura fino a raggiungere le dimensioni delle macchine nemiche. A lui si unirà Jumborg Ace, super robot americano altrettanto gigantesco. Assieme, i due campioni avranno ragione dei rispettivi avversari al termine di uno scontro fantasmagorico.

C'è molta incertezza sui dati relativi a questa pellicola, poichè le informazioni al riguardo sono davvero scarse e discordanti. Alcune filmografie la datano al 1974, attribuendola ad una co-produzione nippo-thailandese; altre invece la definiscono una co-produzione nippo-taiwanese del 1976. In questa scheda abbiamo riportato i dati della edizione cosiddetta "storica", pubblicata in Italia dalla TorinoVideo, che appare come un punto di riferimento anche per qualche recensore straniero, malgrado il sospetto che da noi il film sia stato rimontato. In generale viene considerato uno spin-off della serie televisiva Jumborg (Jumbo-Cyborg) Ace del 1973, nata a sua volta come imitazione del giapponese Ultraman di Eiji Tsuburaya, ed è conosciuto come Yak Wat Jang Vs Jumborg Ace in Thailandia e come Janborg A Tai Giant in Giappone, mentre il titolo Mars Men col quale è comunque più noto, gli è stato attribuito probabilmente per suggerire una inesistente paternità americana (sembra invece che negli Usa non sia mai apparso). La confusione si estende anche ai paesi dove è stato distribuito (nella sezione immagini riproduciamo un poster orientale ma con titolo turco) ed alle locandine italiane, che riportano nei credits nomi diversi e del tutto sconosciuti alle più autorevoli filmografie internazionali, avvalorando così l'ipotesi di una qualche manipolazione locale.

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