WELCOME TO BLOOD CITY
  
Produzione: 1977 - G.B./Canada, EMI/Len Herberman, col., 96 min.
Regia: Peter Sasdy
Sceneggiatura: Stephen Schneck, Michael Winder
Musica: Roy Budd
Interpreti: Keir Dullea, Jack Palance, Samantha Eggar, Hollis McLaren, Chris Wiggins, John Evans, Barry Morse
In un prossimo futuro, da qualche parte degli Stati Uniti esiste "Blood City", un irreale villaggio che sembra uscito fuori da una stampa del vecchio Far West, dove, senza altra ragione apparente, ci si uccide per non essere uccisi. Un gruppo di persone che vi si trova inspiegabilmente catapultato, apprende di essere stato condannato a morte e che la sola speranza per sopravvivere consiste nell'eliminarsi a vicenda sotto gli occhi del bieco Friedlander (Jack Palance), signore della città. Ma "Blood City" è un paese virtuale, elaborato da un sofisticatissimo cervello elettronico nell'ambito di un esperimento che il governo sta conducendo per testare le reazioni di un individuo di fronte ad una situazione disperata e selezionare uomini destinati a diventare soldati o poliziotti perfetti.

Partendo da scenari che ricordano Il mondo dei robot (Westworld) il soggetto sposta il discorso dall'ipotesi di una tecnologia ludica (e poi impazzita) a quella di una tecnologia - peraltro assai più sofisticata - piegata alle ragioni di un sistema inumano e repressivo. L'idea è originale, ma la realizzazione è approssimativa e confusa e mortifica le capacità dei bravi protagonisti confinandoli in ritratti caricaturali. Il film resta, comunque, interessante per essere, forse, la prima pellicola ad affrontare il tema della realtà virtuale, tema ripreso e ampliato negli anni '90 da opere come Nirvana e Virtuosity.

Distribuito nell'edizione video con il titolo Blood City e in Germania come
Willkommen in der blutigen Stadt.

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