HANNO CAMBIATO FACCIA
  
Produzione: 1971 - Italia, Filmsettanta, col., 90 min.
Regia: Corrado Farina
Sceneggiatura: Corrado Farina, Giulio Berruti
Musica: Amedeo Tommasi
Interpreti: Adolfo Celi, Geraldine Hooper, Giuliano Disperati, Francesca Modigliani, Pio Buscaglione, Amedeo Tommasi, Salvadore Cantagalli, Rosalba Bongiovanni
L'ingegner Giovanni Nosferatu, proprietario dell'industria automobilistica torinese Auto Avio Motors, convoca nella sua villa in montagna il dipendente Alberto Valle per comunicargli l'intenzione di rinnovare la direzione del gruppo conferendogli un incarico di alta responsabilità. Durante la permanenza nella villa, Valle impara a conoscere meglio il suo ospite: animato da inesauribile energia e dotato di uno spiccato senso degli affari, egli controlla - spesso con mezzi illeciti - l'intero sistema imprenditoriale, influenzando le scelte delle sfere politiche ed economiche e scambiando favori con gli ambienti ecclesiastici. Padrone di una tecnologia avanzata e dei mezzi di comunicazione di massa spoglia la gente del senso critico, convogliandola su comportamenti preordinati e funzionali all'ordine borghese. Ormai terrorizzato dalla personalità di Nosferatu, Valle progetta un piano per ucciderlo, ma, alla fine, quando si accorge che anche Laura - la ragazza anticonformista che ama - è scesa a compromessi con lui, comprende che ogni resistenza è inutile e che il suo destino - come quello dell'umanità - è già deciso.

Il racconto ripercorre la traccia dei primi capitoli del "Dracula" di Bram Stoker e recupera con intelligenza uno dei filoni classici del cinema horror - il vampirismo - per rimodularne il significato in un contesto sociale ed economico contemporaneo, liberandolo con amaro umorismo dalla superficiale, consueta patina grandguignolesca. Come il più celebre dei vampiri, anche questo protagonista (egregiamente interpretato da Adolfo Celi e con un nome che rimanda direttamente a Murnau), vive in montagna, circondato dal silenzioso terrore dei contadini delle Langhe, e cerca un discepolo al quale trasmettere esperienza e potere. Incarnazione di una cinica società del benessere, individualista, egoista, fondamentalmente autoritaria e repressiva, Nosferatu incute un terrore nuovo: quello che Marcuse (citato da Farina a conclusione del film) riferisce alla fredda, sprezzante ragione tecnologica nell'"Uomo ad una dimensione".

Corrado Farina passa dalla critica e dalla regia pubblicitaria al lungometraggio d'autore scegliendo una storia che, muovendosi sul terreno della fantasociologia, ha il sapore delle delusioni sessantottesche.

Premiato al XXIV Festival di Locarno con il Pardo d'oro.

Negli Stati Uniti è conosciuto con i titoli alternativi They Have Changed Their Face e They've Changed Faces.

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