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       Gli 
        alieni non sono soltanto quelli che ci sorvegliano dallo spazio: ve ne 
        sono alcuni che, scesi sulla Terra in tempi remoti, si sono mescolati 
        tra gli uomini, sono cresciuti con loro e sentono il bisogno di portare 
        un po' d'ordine in questo nostro mondo allo sbando prodigando consigli 
        a chi vuole ascoltarli. Partendo da questa premessa, Don Como realizza 
        un film-documentario che è un singolare tributo alla cultura hippie 
        degli anni '60 e '70. Personaggi come il Guru 
        Maharaj Ji, Sri Sathya, Maharishi Mahesh Yogi e Father Yod, carismatici 
        maestri di dottrine mistiche, sarebbero depositari 
        di una saggezza superiore appresa 
        dagli illuminati extraterrestri o, forse, extraterrestri essi stessi. 
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         La pellicola, aldilà dello spunto bizzarro, può interessare 
        come nostalgica testimonianza di un periodo dominato dalle utopie di un 
        futuro migliore, generoso e, insieme, contraddittorio nella sua critica 
        alla cultura dominante.  
        Donovan (Donovan Philips Leitch), il "menestrello" scozzese 
        che ha accompagnato i sogni di una intera generazione, firma la colonna 
        sonora e partecipa alla narrazione. 
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