QUEEN KONG

Titolo italiano: QUEEN KONG

Produzione: 1976 - Francia/Germania/Italia/G.B., Dexter Films/Cine Art Produzione, col., 87 min.
Regia: Frank Agrama
Sceneggiatura: Frank Agrama, Ronald Dobrin
Interpreti: Rula Lenska, Robin Askwith, Valerie Leon, Barbara Allen, Suzy Arthur, John Clive, Carol Drinkwater, Brian Godfrey, Roger Hammond, Linda Hayden, Anthony Marton
La regista Luce Habit scova a Londra il tipo adatto per terminare il film che sta realizzando in esterni nella giungla di un'isola tropicale. Il ragazzo si chiama Ray Fay; è un hippie, non sa nulla di recitazione ma ha la faccia adatta per interpretare una storia di avventure: il problema è che lo trovano adatto, ma per ben altri scopi, anche le donne di una tribù di amazzoni che sono solite sacrificare gli uomini alla loro divinità Queen Kong. Le selvagge rapiscono il giovanotto, lo depongono su un altare e attendono che la misteriosa divinità ne faccia quello che crede. Ma Queen Kong, che è una super-gorilla femmina, apprezza i bei lineamenti del giovane e, invece di mangiarlo, se ne innamora. Luce Habit, derubata del primo attore, non rimane con le mani in mano e, organizzata una spedizione, libera il ragazzo, cattura la gigantessa e la trasporta a Londra accarezzando l'idea di ricavarne grande pubblicità.

Nel 1976, De Laurentiis annuncia il ritorno in grande stile di King Kong, rifacimento "serio" del classico di Ernest B. Schoedsack, e inevitabilmente altri produttori non resistono alla tentazione di sfruttare il momento buono per presentare imitazioni (Super Kong) o parodie dell'appassionante avventura. Queen Kong è, appunto, una parodia musical-demenziale in chiave femminista che con goliardica irriverenza si prende gioco del mito invertendo il sesso dei protagonisti. Così Fay Wray, l'eroina del film del 1933, diviene qui il giovane hippie il cui nome, Ray Fay, non è altro che quello dell'attrice, rovesciato e privo dell'iniziale. Il risultato può riuscire anche divertente se si chiude un occhio sulla elementare semplicità dei trucchi e sul prevedibile sviluppo dell'intreccio.

In Italia è stato distribuito con il sottotitolo La regina dei gorilla.

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