DOPPELGANGER

Titolo italiano: DOPPIA IMMAGINE NELLO SPAZIO

Produzione: 1969 - G.B., Century 21 Productions, col., 90 min.
Regia: Robert Parrish
Sceneggiatura: Gerry e Sylvia Anderson, Donald James
Effetti speciali: Derek Meddings, Harry Oakes
Musica: Barry Gray
Interpreti: Roy Thinnes, Ian Hendry, Patrick Wymark, Lynn Loring, Loni von Friedl, Franco Derosa, George Sewell, Ed Bishop, Philip Madoc, Vladek Sheybal, Herbert Lom, Jeremy Wilkin, Keith Alexander
Un razzo sonda inviato nei pressi del Sole permette l'incredibile scoperta di un pianeta simile alla Terra sul lato opposto della stessa orbita.
Gli Stati Uniti ed il Consiglio Europeo per l'Esplorazione Spaziale decidono di inviare una spedizione congiunta sul pianeta appena scoperto. Dopo alcune settimane di volo trascorse in animazione sospesa, i due astronauti, un americano e un europeo, precipitano mentre si apprestano all'atterraggio. Il solo superstite si ritrova, sgomento, sulla Terra, circondato da parenti ed amici, e con le autorità che pretendono di sapere perchè è tornato indietro abbandonando la missione. Ma si tratta davvero della Terra? Tutto sembra assolutamente autentico, ma al tempo stesso sottilmente diverso....
Proveniente dal cinema di animazione per la Tv, dove aveva realizzato alcune notevoli serie (tra le più note "Thunderbirds", Stingray", "Captain Scarlet") la coppia Gerry e Sylvia Anderson si cimenta in un film con attori in carne ed ossa, producendo e sceneggiando questo Doppelganger, col quale fa centro al primo colpo. Originale e ben realizzata, la pellicola si segnala per la presenza di alcuni attori, tra cui Ed Bishop (il famoso Comandante Straker, capo della S.H.A.D.O.), che di lì a poco avrebbero formato il team di "UFO", il serial più famoso degli Anderson, assieme a "Spazio 1999".
Nel ruolo principale Roy Thinnes, al massimo della popolarità in quel momento per essere stato il protagonista di "Invaders", una delle migliori serie televisive di Sf degli anni '60, appena terminata, nella quale curiosamente interpretava un personaggio nell'analoga situazione di unico depositario di una verità cui nessuno prestava fede.
Senza nulla togliere agli Anderson, già nel 1954 C.H.Badet, nel suo romanzo "La Dixième Planete", aveva scritto di un mondo speculare alla Terra, posto sul lato opposto della sua stessa orbita e quindi invisibile perchè sempre eclissato dal Sole.
Distribuito negli Stati Uniti col titolo: Journey to the Far Side of the Sun.
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