IL PIANETA DEGLI UOMINI SPENTI
Produzione: 1961 - Italia, Ultrafilm, col., 102 min.
Regia: Anthony Dawson (Antonio Margheriti)
Sceneggiatura: Vassily Petrov (Ennio De Concini)
Musica: Mario Migliardi
Interpreti: Claude Rains, Bill Carter, Umberto Orsini, Maya Brent, Jacqueline Derval, Renzo Palmer, Carlo D'Angelo, Giuliano Gemma, Jim Dolen, Carol Danell, Joe Pollini, Massimo Righi
Un pianeta vagante nello spazio entra nel sistema solare avvicinandosi in rotta di collisione alla Terra. Gli scienziati di un osservatorio che per primi lo scoprono, lo definiscono "Straniero". Il pianeta sembra morto e disabitato, ma, appena la distanza si riduce, sciami di dischi volanti si sollevano dalla sua superficie ed attaccano la Terra. Quando non sembra esistere difesa valida per fronteggiare il pericolo, il professor Benson scopre il modo di bloccare tutte le macchine del pianeta assalitore, interrompendo la programmazione loro impartita dalla razza che le ha create e poi si è estinta.

Claude Rains, il celebre Uomo invisibile, al termine della sua carriera non disdegna di lavorare in Italia al seguito della troupe di Margheriti, regista che crede e scommette sulla fantascienza all'italiana. Rains interpreta il professor Benson, responsabile dell'osservatorio e insigne matematico: uomo di scienza che unisce all'astrazione, propria dello studioso, coraggio e senso pratico. E' lui che sacrificando la vita fa esplodere il pianeta "Straniero" e salva l'umanità.

Margheriti, a corto di finanziamenti e di effetti speciali, sviluppa la storia tra gli interni dell'osservatorio (situato su un'isola poco ospitale), gli abitacoli delle navicelle spaziali e le gallerie sotterranee del pianeta sconosciuto. Il film perde in spettacolarità, ma guadagna una impostazione originale. L'idea di fondo verrà ripresa nel Pianeta errante.

Ridistribuito in Italia nel 1978 con il titolo Guerre planetarie, in America è conosciuto come Battle of the Worlds o Planet of the Lifeless Men.
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