LES YEUX SANS VISAGE

Titolo italiano: OCCHI SENZA VOLTO

Produzione: 1959 - Francia/Italia, Champs-Élysées Productions/Lux Film, b/n, 95 min.
Regia: Georges Franju
Sceneggiatura: Pierre Boileau, Pierre Gascar, Thomas Narcejac, Claude Sautet dal romanzo di Jean Redon
Effetti speciali: Charles-Henri Assola
Musica: Maurice Jarre
Interpreti: Pierre Brasseur, Edith Scob, Alida Valli, François Guérin, Alexandre Rignault, Béatrice Altariba, Juliette Mayniel, Charles Blavette, Claude Brasseur, Michel Etcheverry, Yvette Etiévant, René Génin, Lucien Hubert, Marcel Pérès
Il dottor Genessier, con l'aiuto della fida assistente Louise, rapisce ed uccide giovani donne nel disperato tentativo di restituire con un'operazione di chirurgia plastica un volto a sua figlia Christine rimasta orribilmente sfigurata a causa di un incidente del quale egli si ritiene responsabile. Quando, fallito un esperimento nel quale riponeva fiducia, la ragazza si convince di non poter più riprendere una vita normale, sconvolta, libera l'ultima ragazza rapita, pugnala a morte Louise e lascia fuggire i che servono da cavie. I cani sbraneranno Genessier, e Christine continuerà a vagare senza meta con il volto coperto da una maschera che lascia intravvedere soltanto due occhi spiritati.

Oggi che non sembra più soltanto un'ipotesi, il "trapianto di facce" desta ancora incredulità e scalpore; certamente, negli anni '60, una simile possibilità non poteva che appartenere al repertorio delle utopie di una scienza avveniristica. Ma la modernità del film di Franju non sta tanto nell'idea che propone (ripresa con esito diverso in pellicole come Seddok, l'erede di Satana o Gritos en la noche), quanto nelle implicazioni etiche e morali che solleva attraverso le sofferte motivazioni del protagonista (l'eccellente Pierre Brasseur).

Considerato un classico dell'orrore, Les Yeux sans visage è anche un bell'esempio di fanta-medicina e, al di là di ogni possibile classificazione in un genere, un ottimo film: una storia tragica descritta con duro realismo (tanto da sollevare scandalo presso la critica del tempo e turbamento nel pubblico) e, insieme, soffusa di romanticismo e poesia.
Un cast notevole (da segnalare un'insolita Alida Valli nel ruolo della perfida Louise) e un valzer evocativamente sinistro di Maurice Jarre conducono con maestria un racconto scandito su cadenze da incubo.

Titoli alternativi: Eyes Without a Face, The Horror Chamber of Dr. Faustus, House of Dr. Rasanoff.
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