FRANKENSTEIN 1970
Titolo italiano: FRANKENSTEIN 1970
Produzione: 1958 - USA, Allied Artists, b/n, 83 min.
Regia: Howard W. Koch
Sceneggiatura: Richard H. Landau, Charles A. Moses, Aubrey Schenck, George Worthing Yates
Effetti speciali: Richard Owens
Musica: Paul Dunlap
Interpreti: Boris Karloff, Don "Red" Barry, Jana Lund, Tom Duggan, Charlotte Austin, Norbert Schiller, Rudolph Anders, Irwin Berke, Mike Lane, John Dennis

L'ultimo discendente della famiglia Frankenstein apre le sale del suo castello ad una troupe televisiva. Benché vecchio, l'ultimo dei Frankenstein non ha perso la speranza di riprendere gli esperimenti dell'avo e con il denaro che lo scoop televisivo gli procura allestisce un nuovo lavoratorio nel quale con un generatore atomico si ingegna a restituire la vita ad una creatura artificiale. Lo scienziato si procura la "materia prima" uccidendo alcuni tecnici della troupe, ma le misteriose sparizioni del personale preoccupano il regista e insospettiscono la polizia. Nel laboratorio, intanto, il lavoro ferve: la creatura si rianima, ma, anziché mostrare devozione al suo padrone, gli si ribella con furia scatenata.

Tempi duri per Frankenstein. E per Boris Karloff.
Il folle scienziato, stavolta, mostra i segni del tempo e della storia. Il film ci spiega che durante la guerra egli è stato prigioniero dei nazisti che lo hanno torturato nel vano tentativo di carpirgli i segreti della sua scienza. Adesso, economicamente in rovina, si presta alla curiosità morbosa del pubblico, ma solo per affrettare il suo appuntamento con il destino: la creatura che si mostra soltanto alla fine ha, novello Faust, i tratti giovanili del suo artefice.

Il regista Howard Koch pensa di modernizzare la storia di Mary Shelley ambientandola nell'era atomica e fornendo al barone macchine e attrezzature avveniristiche. Stanco e semiparalizzato, Karloff sta malinconicamente al gioco lasciando che il film corra verso lo scontato finale nella speranza che il guizzo conclusivo lo ravvivi un po'.

In fase di lavorazione il film era stato titolato prima come Frankenstein 1960 e poi come Frankenstein 1975.

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