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| Titolo italiano: IL COLOSSO DI NEW YORK | |||||
| Produzione: 1958 - USA, Paramount, b/n, 70 min. | |||||
| Regia: Eugene Lourié | |||||
| Sceneggiatura: Thelma Schnee da un romanzo di Willis Goldbeck | |||||
| Effetti speciali: John P. Fulton | |||||
| Trucco: Wally Westmore | |||||
| Musica: Van Cleave | |||||
| Interpreti: John Baragrey, Mala Powes, Otto Kruger, Robert Hutton, Ross Martin, Ed Wolff, Charles Herbert | |||||
| Disperato per la morte del proprio figlio, scienziato di fama mondiale, il dottor Spensser decide di trapiantarne il cervello, affinchè possa continuare a vivere, nel cranio di un gigantesco robot. L'incredibile operazione ha successo. Il cervello comincia a reagire, ricorda, pensa e lavora, ma quando prende coscienza della nuova condizione impazzisce e scatena una furia distruttiva. Il nipote di Spensser provvederà a dargli finalmente la pace. | |||||
| Pezzo forte del film è il singolare robot gigante che riecheggia gli stilizzati, gelidi, essenziali automi dell'espressionismo tedesco. Corporatura statuaria, occhi che sprigionano raggi letali e mantello, fanno del robot - prima abitacolo di un cervello geniale, poi cieca macchina devastatrice - un protagonista memorabile di una vicenda, per altri versi prevedibile, che attinge al romanzo di Siodmak "Donovan's Brain" e al mito di "Frankenstein". | |||||
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