TOBOR THE GREAT
Titolo italiano: TOBOR
Produzione: 1953 - USA, Republic, b/n, 77 min.
Regia: Lee Sholem
Sceneggiatura: Philip MacDonald da un soggetto di Carl Dudley
Effetti speciali: Theodore e Howard Lydecker
Interpreti: Charles Drake, Karin Booth, Billy Chapin, Taylor Holmes, Steven Geray, Robert Shayne

Il valente dottor Ralph Harrison ha progettato un robot che comandato da una sorta di traduttore di onde cerebrali può essere di grande aiuto nella ricerca scientifica e nella sperimentazione dei voli spaziali. Tobor - così è ribattezzato l'automa rileggendo alla rovescia la parola robot - supera ben presto qualsiasi aspettativa mostrandosi adatto per molteplici impieghi e capace di simulare sentimenti ed emozioni umane. Inevitabilmente Tobor desta l'interesse di una grande potenza rivale degli USA (... naturamente e poco velatamente la Russia) che intende servirsene per finalità assai meno nobili. Agenti e spie fanno la posta alla casa del dottor Harrison, ma non riuscendo ad impadronirsi dei suoi studi pensano bene di rapirlo insieme con il suo nipotino per costringerlo a rivelare i segreti del robot. Tobor, che durante il suo apprendistato ha imparato ad amare il suo creatore e nutre un profondo affetto per il bambino, interviene al momento giusto liberando i prigionieri e punendo come si deve gli emissari della potenza straniera.

Tobor è un predecessore di Robby il robot de Il pianeta proibito, certo non fortunato come quello perchè più goffo e meno interessante, coinvolto com'è in una vicenda elementare e prevedibile. La storia ruota, infatti, attorno all'amicizia tra l'automa e il nipotino dello scienziato, che, come tutti i bambini superintelligenti del cinema americano di quegli anni, è piuttosto saccente e, diciamolo pure, francamente insopportabile... Qualsiasi persona si stancherebbe presto a dargli retta, ma Tobor no: lo considera un amichetto, un compagno di giochi. Segno che il "cuore" meccanico della macchina è ben più paziente del cuore degli uomini e segno, forse, che l'essere artificiale alla fin fine soffre, alla maniera degli umani, anche lui un po' di solitudine.

In Italia il film venne distribuito con il titolo "Tobor", anche se in alcune locandine appare il come "Tobor il grande".
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