G-MEN VS. THE BLACK DRAGON
  
Produzione: 1943 - USA, Replublic, b/n, serial in 15 episodi
Regia: Spencer Gordon Bennet, William Witney
Sceneggiatura: Joseph F. Poland, Ronald Davidson, William Lively, Joseph O'Donnell
Effetti speciali: Howard Lydecker, Theodore Lydecker
Musica: Mort Glickman
Interpreti: Rod Cameron, Roland Got, Constance Worth, Nino Pipitone, Noel Cravat, George J. Lewis, Maxine Doyle, Donald Kirke, Ivan Miller, Walter Fenner, C. Montague Shaw, Harry Burns, Forbes Murray, Hooper Atchley, Robert Homans, Allen Jung, Dale Van Sickel, Tom Steele
Il governo americano affida al valoroso agente speciale Rex Bennett il compito di sgominare l'organizzazione dei Black Dragon che, per conto dei giapponesi, sta mettendo a segno una serie di clamorosi sabotaggi e attentati per fiaccare lo spirito bellico degli Stati Uniti appena entrati nel secondo conflitto mondiale. Capo delle spie nemiche è il crudele Oyama Haruchi, maestro nel tessere inganni, sadico torturatore e mente geniale sempre pronta ad impiegare le risorse della altrui scienza pur di arrecare agli odiati americani il maggior danno possibile. La missione di Bennett si presenta rischiosa fin dall'inizio: il rapimento del professor Nicholson, inventore di un formidabile congegno per intercettare la rotta dei sommergibili, fà capire che il nemico mira a sferrare un attacco in grande stile; ma l'aiuto dell'intrepida agente inglese Vivian Marsh e del profugo cinese Ghang Sing avventurosamente fuggito dal campo di prigionia giapponese di Manzanar si riveleranno determinananti nello sventare la minaccia di un'invasione e nell'annientare l'organizzazione criminale.

Gli sceneggiatori e i registi dei serial americani hanno senza dubbio il grande merito di sapere rimescolare intrecci, situazioni e personaggi stereotipati facendoli apparire sempre nuovi e originali. G-Men vs. the Black Dragon si sviluppa sullo schermo, puntata dopo puntata, con ritmo incalzante e coinvolgente, tra brillanti momenti di azione e rituali colpi di scena, assicurando lo spettacolo e suggerendo un elementare ma efficace messaggio propagandistico. In questo serial, come in tanti altri degli anni di guerra, allo spettatore si chiede soltanto di distinguere i buoni dai cattivi (e poco importa se poi i grintosi cattivi sono sempre più interessanti dei monolitici buoni) e di guardare con fiducia alla tecnologia di guerra trasfigurata sullo schermo nella consueta rassegna di apparecchiature ed armi ingegnose, più o meno avveniristiche, fatta di raggi della morte, super-esplosivi, laboratori segreti e formule chimiche che producono la morte apparente.

La sinistra organizzazione Black Dragon appare anche nel film Black Dragons diretto da William Nigh nel 1942.

Titoli degli episodi:
1) The Yellow Peril; 2) Japanese Inquisition; 3) Arsenal of Doom; 4) Deadly Sorcery; 5) Celestial Murder; 6) Death and Destruction; 7) The Iron Monster; 8) Beast of Tokyo; 9) Watery Grave; 10) The Dragon Strikes; 11) Suicide Mission; 12) Dead on Arrival; 13) Condemned Cargo; 14) Flaming Coffin; 15) Democracy in Action.

Il serial fu distribuito anche in una edizione più breve con il titolo Black Dragons of Manzanar.

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