CHARLIE CHAN AT THE OLYMPICS
  
Titolo italiano: CHARLIE CHAN ALLE OLIMPIADI
Produzione: 1937 - USA, FOX, b/n, 71 min.
Regia: H. Bruce Humberstone
Sceneggiatura: Robert Ellis, Helen Logan da un soggetto di Paul Burger
Musica: Samuel Kaylin
Interpreti: Warner Oland, Katherine De Mille, Pauline Moore, Allan Lane, Keye Luke, C. Henry Gordon, John Eldredge, Layne Tom Jr., Jonathan Hale, Morgan Wallace, Frederick Vogeding, Andrew Tombes, Arno Frey, David Horsley, Howard Hickman, Al Kikume
Charlie Chan, detective cinese di Honolulu, indaga sul furto di un congegno elettronico inventato dal professor Cartwright che permette di guidare con sicurezza qualsiasi aereo a distanza. Intuendo che i ladri sono fuggiti a Berlino dove potrebbero facilmente contrattare l'invenzione con il miglior offerente tra le delegazioni internazionali intervenute all'inaugurazione dei giochi olimpici, Chan tenta di anticipare le loro mosse e, raggiunta la Germania a bordo del dirigibile Hindenburg, confida i suoi sospetti alla polizia tedesca. Nel corso dell'indagine, Charlie Chan è fatto segno di numerose intimidazioni, compreso il rapimento del figlio Lee che gareggia alle Olimpiadi, ma, dando prova ancora un volta di astuzia ed energia, riesce a smascherare i colpevoli individuandoli tra le spie del diplomatico orientale Charles Zaraka.
Il film è piacevole (per alcuni è la migliore avventura di Charlie Chan, l'infallibile e imperturbabile eroe dei romanzi di Earl Derr Biggers) ma, paragonato ad altre pellicole dei tempi di guerra, sorprende per la linea eccezionalmente morbida adottata verso il Terzo Reich. Regista e sceneggiatori evitano qualsiasi accenno al liberticida regime hiltleriano e non solo elogiano l'efficienza della polizia di Berlino, ma giungono perfino a ritoccare i filmati di repertorio che inquadrano l'Hindenburg per cancellare le imbarazzanti svastiche dai piani di coda del dirigibile.

I credits non citano la partecipazione di numerosi altri interpreti minori, come Minerva Urecal e Dale Van Sickel, né Jesse Owens che appare nel filmato di una gara. Tra le scene tagliate in fase di montaggio ce ne è una anche con John Carradine.

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