INTERNATIONAL HOUSE
  
Produzione: 1933 - USA, Paramount, b/n, 70 min.
Regia: A. Edward Sutherland
Sceneggiatura: Francis Martin, Walter De Leon dal soggetto di Louis E. Heifetz
Effetti speciali: Loyal Griggs
Musica: Ralph Rainger
Interpreti: Peggy Hopkins Joyce, W.C. Fields, Bela Lugosi, Stuart Erwin, Edmund Breese, George Burns, Rudy Vallee, Gracie Allen, Sari Maritza, F. Chase Taylor, Budd Hulick, Cab Calloway, Baby Rose Marie, Lumsden Hare, Harrison Greene
All'International House Hotel della città cinese di Wu-Hu, il professor Wong (Edmund Breese) presenta in anteprima ai possibili acquirenti la sua ultima, sensazionale invenzione: il "Radioscope", un visore che permette di osservare cosa accade nel mondo senza bisogno di trasmittenti. Tra le persone interessate al brevetto, ci sono l'americano Tommy Nash (Stuart Erwin), il generale russo Petronovich (Lugosi) e lo stravagante professor Quail (W.C. Fields).
Il convegno si svolge, imprevedibilmente, in un'atmosfera di estrema confusione.
Poichè la linea ferroviaria che conduce a Wu-Hu ha subito un'interruzione a causa del crollo di un ponte, Nash ha raggiunto con mezzi di fortuna il lussuoso Hotel dove ha trovato ad attenderlo la fidanzata Carol Fortescue: ma essendo arrivato in compagnia dell'affascinante e volubile Peggy Joyce, ex moglie di Petronovich, deve affrontare una furiosa scenata di gelosia. E a complicare le cose c'è anche l'improvvisa infezione di polli che si propaga dalle cucine e determina la chiusura precauzionale dell'albergo... Nel frattempo Petrovich, costretto ad alloggiare altrove, è tormentato dalle voci che la sua ex consorte - della quale è ancora invaghito - sembra cedere alle attenzioni di Quail, un altro stravangante inventore appena giunto dal Messico a bordo dell'"autogyro", la sua curiosissima macchina volante.
Il film è una delle prime pellicole sonore prodotte dalla Paramount nell'intento di dimostrare al pubblico che il potenziale di intrattenimento costituito dallo spettacolo cinematografico era di gran lunga superiore a quello radiofonico. Il soggetto anticipa le formule dello spettacolo di varietà e trasferisce nella commedia e nel musical alcuni elementi tipici del filone fantascientifico delle invenzioni rivoluzionarie.

L'esuberante W.C. Fields ne è l'interprete ideale, ma Lugosi riesce a tenergli testa calandosi con disinvoltura in uno dei pochi ruoli dichiaratamente leggeri della sua non sempre fortunata carriera.

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