MELCHIAD KOLOMAN
  
Produzione: 1920 - Cecoslovacchia, Tatra Film Corporation, b/n
Regia: Rudolf Liebscher
Sceneggiatura: Rudolf Liebscher
Interpreti: Josef Javorcák, Rudolf Liebscher, Nina Lasková, Frantisek Cekanský, Eduard Simácek, Tána Horská, Stanislav Langer, Vojtech Záhorík, Arnostka Záhoríková, Josef Rajský, Josef Horánek, V. Vrána

Da tempo alla ricerca della formula che tramuta il vile metallo in oro, il professor Dobner entra in affari con l'avventuriero Nakahito ed insieme con lui chiede al fachiro indiano Arkaj di materializzare lo spirito dell'alchimista Melchiad Koloman per conoscere dalla sua stessa bocca il tanto desiderato segreto. Poichè la magia può riuscire soltanto a prezzo del sacrificio di una vita, Nakahito convince Marcel, un giovane disperato che medita il suicidio, a trasferirsi temporaneamente nel laboratorio del fachiro assicurando che sarà trattato con ogni riguardo. Marcel, che non ha nulla da perdere, accetta la proposta, ma, conosciuta la figlia di Dobner, se ne innamora e riprende interesse per la vita. I fatti precipitano quando Arkaj riesce finalmente ad evocare Melchiad Koloman: mentre Marcel cade in catalessi, Dobner apprende la formula, ma viene avvelenato dal perfido Nakahito che vuole sfruttare il segreto a proprio esclusivo vantaggio...

Melodramma fantastico del quale (a quanto ci risulta) si è perduta ogni traccia e che può essere ricostruito soltanto sulla base di scarse ed incomplete testimonianze indirette. Il film prende spunto dal mito della pietra filosofale e sembra permeato di quelle atmosfere cupe ed ossessive tipiche di certo folklore e di certa narrativa ceca. Di fantascientifico, in senso stretto, il racconto contiene ben poco, ma l'argomento è lo stesso di pellicole quali La pierre philosophale, Bluff ed Algol che, in maniera e in contesti diversi, imbastiscono le prime avventure dei geniali scienziati alle prese con prodigiose quanto funeste invenzioni.

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