LA PIERRE PHILOSOPHALE
  
Produzione: 1899 - Francia, Georges Méliès, b/n, 1 min.
Regia: Georges Méliès
Interpreti: Georges Méliès
Un filosofo alchimista getta manciate di una misteriosa sostanza in un crogiuolo, riempiendo il suo pittoresco laboratorio di dense volute di fumo. Quando l'esperimento sta per concludersi, l'immagine evanescente di una moneta d'oro si trasforma nelle sembianze di una fanciulla che porge uno scrigno contenente un favoloso tesoro. L'alchimista crede di aver finalmente scoperto la mitica pietra filosofale, ma poi si rende conto di essere soltanto vittima di una allucinazione provocata dagli effluvi chimici.
L'alchimista di Méliès è l'antenato degli innumerevoli scienziati, più o meno sinistri, abbacinati fino alla follia dalla fiducia nella scienza, che popoleranno gli infiniti intrecci del cinema horror e di fantascienza degli anni successivi.
Qui, l'ispirazione è folkoristica e vagamente letteraria, ma lo stile di realizzazione è cinematograficamente moderno e deve aver richiesto l'impiego della pellicola a doppia esposizione.
Ancora una volta, il grande regista francese si rivela un precursore per tecnica e contenuti, e probabilmente l'ispiratore di alcuni autori come Ray Cummings, che negli anni '20 pubblica il suo romanzo "La ragazza nell'atomo d'oro", o come Clarence Gray, padre di Brick Bradford, che qualche anno più tardi spedisce il suo eroe dei fumetti in un fantastico viaggio all'interno di una moneta.

Il film è ricordato nei cataloghi anglosassoni anche con i seguenti titoli alternativi: The Philosopher's Stone e Miser's Dream.

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