A MAKER OF DIAMONDS
  
Produzione: 1909 - USA, Vitagraph, b/n, 8 min.
Regia: Stuart Blackton
Umiliato per anni dalla sfortuna e dalla povertà, un anziano inventore crede che la vita stia tornando a sorridergli quando, colto da un'improvvisa ispirazione, scopre la maniera di trasformare dei comunissimi sassi in diamanti purissimi. Ma la cattiva sorte non lo ha affatto dimenticato: il gioielliere al quale ha chiesto di stimare il valore di una delle sue pietre preziose, insospettito, lo fa spiare da un suo dipendente e questi, trovata la macchina che ha dato origine a tanta ricchezza, la distrugge facendo precipitare il pover'uomo nella follia.
Attribuito a Stuart Blackton, questo breve dramma in otto minuti, citato in poche antologie della storia del cinema, è uno dei primi film che - confondendo ancora la scienza con l'alchimia - fantasticano sulla possibilità di creare dal niente diamanti artificiali di inestimabile valore. Soggetti analoghi e con diversi sviluppi avventurosi verrano spesso riproposti sullo schermo nei primi decenni del secolo (Empire of Diamonds, Radio Mania, The Diamonds Queen) e continueranno, stancamente, a fornire spunto perfino negli anni '60 al fantaspionaggio all'italiana (Dick Smart 2.007).

Titoli alternativi: The Diamond Maker e Fortune or Misfortune.

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