Conrad Veidt (1893 - 1943)

Pseudonimo di Hans Walter Konrad Veidt.

Attore nel Deutsches Theater di Max Reinhardt, debutta sullo schermo nel 1916 ottenendo, tre anni più tardi, la celebrità nei panni di Cesare, il sonnambulo del "Gabinetto del dottor Caligari". Negli anni '20, in Germania, è personaggio tra i più popolari e rappresentativi del cinema espressionista: "Tre amori fantastici", "Le mani dell'altro", "Lo studente di Praga" sono soltanto alcuni dei capolavori da lui interpretati. Con l'avvento della dittatura nazista ed il pericolo delle persecuzioni razziali (la moglie di Veidt è ebrea) l'attore preferisce accettare offerte di lavoro da Hollywood e dall'Inghilterra ed anche se le produzioni alle quali prende parte non sono sempre di qualità, ha modo di far valere il proprio talento in diverse occasioni: nel macabro "L'uomo che ride", nel fantasioso "Ladro di Bagdad", nel melodrammatico "Volto di donna". Tra gli ultimi ruoli, si segnala quello del maggiore Heinrich Strasser nell'indimenticabile "Casablanca". L'anno dopo Conrad Veidt muore stroncato da una crisi cardiaca mentre gioca al golf.

F.P.1 non risponde (1932)
Le mani dell'altro (1925)
Der Januskopf (1920)

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