Dorothy Stratten (1960 - 1980)
Pseudonimo di Dorothy Ruth Hoogstraten
Canadese di Vancouver, si accostò giovanissima
al mondo dello spettacolo, interpretando ruoli minori in televisione (apparve
anche come "miss Cosmos" in un episodio del serial "Buck Rogers
nel 25° Secolo"). Persuaso che la sua sfolgorante bellezza la destinasse
inevitabilmente ad una luminosa carriera, Paul Snider, suo procuratore e boy-friend,
la convinse a posare per Playboy.
Fu subito il successo: "centerfold" del numero di agosto 1979, "playmate"
dell'anno 1980, e immediata chiamata a Hollywood. Qualche breve apparizione
in alcuni film, e poi "Galaxina", pellicola modesta ma ruolo da protagonista.
Durante le riprese però, Snider, frattanto divenuto suo marito, si rivelò
uno psicotico, possessivo e follemente geloso. Perseguitata sul set, pedinata
da investigatori privati, Dorothy finì per allontanarsi da lui, legandosi
sentimentalmente al regista Bogdanovich. Il divorzio scatenò la pazzia
di Snider, che la uccise con un colpo di pistola alla testa, suicidandosi subito
dopo.
La dolorosa fine della bella Dorothy suscitò profonda impressione, e
la vicenda della sfortunata ragazza entrò nell'immaginario collettivo,
procurandole una celebrità postuma forse superiore a quella che sarebbe
riuscita ad ottenere se fosse vissuta. Bogdanovich (che poi avrebbe sposato
Louise, sorella minore di Dorothy) le dedicò un libro, mentre il cinema
ne raccontò la breve esistenza in ben quattro pellicole rievocative:
due film, "Star 80", diretto da Bob Fosse, e "Death of a Centerfold"
(in cui Dorothy era interpretata da Jamie Lee Curtis), e due documentari.
Galaxina (1980)
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