James Coburn (1928 - 2002)

Dopo alcune esperienze nei teatri universitari e in televisione, viene lanciato sul grande schermo dal regista John Sturges che lo fa partecipare ai "Magnifici sette" e alla "Grande fuga". Questi due film gli stampano addosso la figura dell'eroe dinoccolato, svagato e sornione, di poche parole, ma lesto ad agire in caso di necessità. Per molto tempo Coburn, spesso in ruoli da comprimario, stenta ad evadere da un personaggio che lo rende popolare, ma che ne frena le possibilità di interprete. La serie dell'agente Flint, nata sull'onda del successo di James Bond, ne fa un simpatico protagonista ma le qualità di attore emergono più tardi quando Coburn si misura in ruoli meno chiassosi e, in parte, meno fortunati. "La folle impresa del dottor Shaefer", "L'eroe della strada", "Stringi i denti e vai", "Giù la testa", "Pat Garrett e Billy the Kid" e "La croce di ferro" dimostrano che Coburn possiede un buon registro drammatico e che è capace di sfumare nella malinconia l'espressione ironica e scettica che gli aleggia sul volto. In televisione ha riscosso buona popolarità con i telefilm di Sam Spade.

 

Mr. Murder (1998)
La seconda guerra civile americana (1997)
Il professore matto (1996)
Looker - Troppo belle per morire (1981)
Goldengirl (1979)
A noi piace Flint (1967)
La folle impresa del dottor Schaefer (1967)
Il nostro agente Flint (1965)

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