Vittorio Gassman (1922 - 2000)
In Italia, la storia del teatro e del cinema dal dopoguerra ad oggi ha in Vittorio Gassman uno dei massimi protagonisti. Artista poliedrico, uomo colto e dai vasti interessi, ha raccontato in una breve autobiografia ("Un grande avvenire dietro le spalle") la sua gioventù durante gli anni di guerra, il suo interesse per lo sport, lo spettacolo e la poesia, gli esordi in teatro, le burrascose relazioni sentimentali (tra l'altro è stato sposato con l'attrice Shelley Winters), le prove cinematografiche ... constatando di essersi, a volte, un po' disperso, combattuto come è sempre stato tra l'aspirazione al perfezionismo e la tentazione a facili traguardi. In effetti, se in teatro l'artista non può rimpiangere occasioni perdute, al cinema il suo talento è risultato spesso male impiegato in facili, ripetitive e bozzettistiche commedie all'italiana. Sul grande schermo, la statura e la personalità dell'attore, per emergere in tutta la complessità, hanno avuto bisogno di registi attenti e sensibili (spesso Dino Risi, certamente Monicelli ed Ettore Scola). Ed in questi casi, Gassman ha saputo cogliere con finezza il costume e la mentalità degli italiani in ritratti indimenticabili (I soliti ignoti, La grande guerra, Il sorpasso, La terrazza).
The
Nude Bomb (1980)
Quintet
(1979)